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Masaf: 'Comunicazione e grandi eventi per rilanciare l'ippica italiana'

13 febbraio 2024 - 10:05

Nella riunione del 12 febbraio della Consulta nazionale dell'ippica focus su nuovo sito e nuovo brand per rilanciare il settore, riunioni Uet ed Epc, G7 dei ministri dell'agricoltura e circolari di trotto e galoppo.

Un'immagine della seduta della Consulta nazionale dell'ippica del 12 febbraio

Un'immagine della seduta della Consulta nazionale dell'ippica del 12 febbraio

Il rilancio dell'ippica passa anche dal rinnovamento della sua reputazione, da una comunicazione più efficace e dall'organizzazione di grandi eventi sul territorio, per aumentare la sua visibilità a livello nazionale e internazionale.

Questi sono alcuni dei temi al centro della seduta della Consulta nazionale dell'ippica tenutasi nel pomeriggio di ieri, 12 febbraio, nella sede del ministero dell'Agricoltura.

 

Un tavolo assai nutrito, e assai partecipato, al quale il sottosegretario Patrizio La Pietra e il direttore generale della Direzione ippica Remo Chiodi hanno illustrato le prossime iniziative che verranno lanciate dal ministero, ma anche fatto il punto su quelle già in essere e sugli esiti delle riunioni Uet ed Epc, oltre che sulle circolari di programmazione del trotto e galoppo che mercoledì saranno nuovamente protagoniste a via XX Settembre con una riunione con tutte le associazioni di categoria, le società di corse e gli operatori del settore.

 

IL NUOVO SITO E IL NUOVO LOGO – Il primo a prendere la parola è stato Remo Chiodi, con un focus sulla necessità di “recuperare il gap reputazionale del settore, di fare emergere la passione che lo anima e la sua bellezza”, attraverso la creazione di un nuovo sito, che non è “ministeriale”, precisa: “È uno strumento sul quale intendiamo investire tanto, è in tre lingue – italiano, inglese, francese - per favorire la promozione all'estero, e sarà online entro febbraio dopo la presentazione in un'apposita conferenza stampa. Ci sono alcune aree ancora da implementare e lo saranno grazie ai suggerimenti della filiera”.

Ci sarà anche una chat per consentire l'interazione degli utenti, con un esperto che risponderà alle domande che verranno poste, sezioni specifiche sui cavalli partenti e non solo. “Il primo obiettivo è la divulgazione, la promozione, per far avvicinare quante più persone possibili all'ippica”, rimarca il direttore generale della Direzione ippica.

Il sottosegretario La Pietra quindi chiarisce che tale sito avrà “un periodo di sperimentazione per capire le richieste degli utenti, quindi qualche mese di rodaggio”. In questa prima fase i contenuti verranno curati da Epiqa, poi dal 1° giugno, sottolinea Chiodi, il ministero vorrebbe “acquisire la possibilità di alimentarli direttamente attraverso un nucleo di professionisti inserito nell'ufficio stampa del ministero”.

A tale proposito, tra i membri della Consulta, si segnalano i commenti di Pier Luigi D’Angelo - “è uno strumento che mancava per il settore” - e di Roberto Toniatti Giacometti, che ha proposto di approntare una “collaborazione con le varie associazioni della filiera, per tenere vivo il sito”.

Al sito si accompagna un nuovo logo, sotto il brand “Grande ippica italiana”, a sancire “l'inizio del nuovo corso che il ministero vuole iniziare” e per dire la verità ha già iniziato da qualche tempo.

“È ora di dare un'immagine nuova, per questo abbiamo pensato ad un logo ispirato al cavallo di Leonardo (in versione stilizzata, Ndr), che mette insieme la cultura ippica con i colori della bandiera italiana e l'azzurro del ministero”.

Chiodi quindi afferma che l'intenzione e l'auspicio è quello di riportare tale logo “in tutti gli eventi ippici, i depliant delle giornate di corse, per pubblicizzare il rinnovamento del settore”.

E La Pietra precisa: “Stiamo pensando a tutto e non solo ai loghi, se non si fa una campagna di rilancio diventa tutto più difficile. L'immagine che proponiamo vorremmo portarla anche all'estero, è un punto di partenza su cui vogliamo lavorare, abbinando l'ippica con l'aspetto culturale”.

 

LE RIUNIONI UET ED EPC – Fra i nove punti all'ordine del giorno poi c'è stato il resoconto di Chiodi sulle due riunioni con l'Uet – Unione europea del trotto e l'Epc - Comitato pattern europeo sul galoppo, molto attese per delineare le sorti del settore nell'immediato e nel prossimo futuro.

All'Uet abbiamo presentato il nostro piano di rilancio – basato su riforma della governance, potenziamento della Direzione generale con la creazione di un quarto ufficio dedicato alla giustizia sportiva, al contenzioso legislativo; la riforma delle scommesse – stiamo lavorando su più fronti e in più direzioni – non solo la quota fissa, la modifica dei regolamenti di gioco, l'ipotesi per la tassazione sulle scommesse virtuali, il totalizzatore unico, tutte ipotesi al vaglio di Mef e Adm -, la maggiore attenzione al benessere animale e alla lotta al doping. All'Uet ci hanno chiesto di incrementare i controlli nei centri di allenamento ed è quello che stiamo cercando di fare. Fra poco chiuderemo il calendario del 2025 e fra qualche settimana la classificazione degli ippodromi, dopo il varo del decreto sulle sovvenzioni e delle circolari di programmazione”, anticipa Chiodi.

L'incontro con l'Uet è stato l'occasione per “consolidare alcuni rapporti, parlare anche della possibilità di acquistare alcune corse italiane con i francesi della Pmu e gli svedesi dell'Atg; sembrerebbe esserci interesse, specie per le corse estive serali e i lunedì,reintrodotti quest'anno in via sperimentale. A marzo Pmu e Le trot saranno a Roma proprio per continuare questo discorso”.

Chiodi poi pone l'attenzione sull'importante risultato ottenuto dall'Italia in seno a tale riunione, nella quale sono stati decisi anche l'adozione di un regolamento molto più stringente sull'uso della frusta, con una “tolleranza zero” e una sempre maggiore sensibilità verso il benessere animale, l'approvazione delle corse di Gruppo 1 e 2, l'ingresso del Regno Unito nell'Uet: “È stata sancita all'unanimità l'assegnazione al nostro Paese dei campionati europei per apprendisti guidatori nel 2024, delle finali del circuito 2026, e nel 2029 l'organizzazione del congresso mondiale del trotto, un grande riconoscimento di cui siamo orgogliosi. Nelle prossime settimane verrà pubblicato un avviso pubblico per le società di corse per ospitare il campionato per gli apprendisti guidatori, nel terzo trimestre dell'anno”.

Per quanto riguarda gli esiti del Comitato pattern, il direttore generale della Direzione ippica ammette che la posizione dell'Italia era piuttosto difficile in partenza: “Siamo andati in forze. Non ci vedevamo così numerosi da 15 anni o più, rischiavamo di essere espulsi per i ritardi nei pagamenti e altro, fortunatamente siamo stati confermati come 'associated member – componenti senza diritto di voto – e di fatto i nostri Gran premi sono stati declassati solo dove era previsto il declassamento automatico”. Su questo punto interviene anche La Pietra: “Siamo andati in Europa a fare un esame di riparazione e siamo stati promossi”.

 

IL G7 A SIRACUSA E I GP DI IPPICA – Uno degli eventi sui quali il ministero intende puntare per dare visibilità al settore è l'organizzazione di un evento a Siracusa il 26 settembre, in concomitanza con il G7 dei ministri dell'agricoltura dei primi sette Paesi del mondo, in cui si discuterà sulla politica agricola generale. “L'idea è di dare una grande spinta mediatica al settore dell'ippica facendo una serata specifica all'ippodromo di Siracusa, una serata in cui ci saranno spettacoli e gran premi specifici sia per il trotto che per il galoppo, con sei gare, un Gp italiano per il trotto e il galoppo, un Gp del Mediterraneo con le nazioni invitate e partecipare e un Gp del G7 con cavalli provenienti da allevamenti italiani e cavalli abbinati tramite un sorteggio al fantino-guidatore del Paese che partecipa al G7, tipo il Palio di Siena”, precisa La Pietra. “L'Italia al centro del Mediterraneo, il Mediterraneo al centro del mondo è il messaggio politico che vogliamo dare, e l'evento verrà trasmesso su Rai e Sky. Siamo al lavoro per reperire le risorse da sponsorizzazioni private”.

Al fianco di La Pietra, a presentare l'evento interviene Concetto Mazzarella, gestore dell'ippodromo di Siracusa: “È un'occasione per far vedere la qualità della filiera, degli allevamenti, dei guidatori, dei proprietari. C'è stato un precedente fortunato, l'evento del G8 nel 2009 con i ministri dell'ambiente,un enorme successo per le corse e il carosello dei carabinieri”, ricorda.

I sopralluoghi si terranno nei prossimi giorni, sottolinea Chiodi. “Sarà importante garantire le corse con una dotazione adeguata per permettere la partecipazione di cavalli buoni e guidatori fantini di livello”.

Dal canto loro, i rappresentanti degli ippodromi presenti alla seduta della Consulta assicurano la massima collaborazione, con l'invito a “ragionare sui Gran premi - per il trotto abbiamo cavalli di spessore mondiale, in quel periodo ci sono corse in cui potranno andare a correre, sia in Francia sia Italia, quindi bisogna fare in modo di coordinare il calendario nazionale con questo evento, fare una riflessione, visto che ci son circuiti obbligati che non si possono stravolgere, va incasellato tutto con precisione”, ricorda in particolare D'Angelo. Alle sue parole si associa Elio Pautasso: “Per il galoppo è impossibile fare corse di gruppo, bisognerebbe fare super handicap molto dotati, e sarebbe bene comunicare le corse subito di modo che scuderie e allenatori possano programmare le attività nel tempo, comunque offriamo la nostra massima collaborazione per una grande vetrina dell'ippica italiana”.

IL PALIO DELLE REGIONI – Un altro grande evento su cui il ministero dell'Agricoltura intende puntare è il Palio delle regioni. “Il nostro obiettivo è mettere insieme ippica, enogastronomia, la valorizzazione della biodiversità, lo spettacolo, creando un circuito di eventi ippici, uno per ogni regione d'Italia, nell'ambito di una giornata di corse. Sarà possibile sponsorizzare prodotti tipici locali della regione di riferimento, chi partecipa contribuisce sponsorizzando l'evento; le risorse reperite saranno immesse nel montepremi per la dotazione aggiuntiva o per sanare i premi non pagati negli anni precedenti”, rimarca Chiodi. “Le tappe sono in via di definizione: si partirà da Torino ad aprile per arrivare a tutte le regioni e la finale si terrà a fine anno. Ci sarà una corsa aggiuntiva (o più) nell'ambito di una giornata di corse già in calendario. Abbiamo individuato varie tipologie di sponsorship: il main sponsor con 100mila euro di sponsorizzazione, poi ci sono i gold, silver, bronze fino a 10mila euro. Fra qualche settimana lanceremo un avviso per le candidature”.

Sul tema emerge una domanda fra i membri della Consulta: che fine fa il palio dei proprietari? Pronta la risposta dei rappresentanti del Masaf: “Li facciamo insieme”.

È già in atto un'interlocuzione con le regioni interessate, l'idea è coinvolgere le regioni e i comuni interessati all'evento: “Realisticamente per quest'anno escludiamo finanziamenti da regioni e comuni ma ci piacerebbe iniziare un percorso per poter ambire nei prossimi anni ad attrarli. Per quest'anno contiamo solo su sponsor privati, grazie all'interlocuzione avviata con alcune società partecipate”.

 

LE CIRCOLARI DI PROGRAMMAZIONE DI TROTTO E GALOPPO – L'ultimo punto all'ordine del giorno, e sicuramente il più “sentito” è stato quello dedicato alle circolari di programmazione del trotto e del galoppo, oggetto, mercoledì 14 febbraio, di un incontro con tutte le associazioni di categoria, le società di corse, gli operatori del settore.

Un punto molto dibattuto. Il direttore Chiodi assicura: "La disponibilità finanziaria ovviamente è centrale, c'è un focus attento sulla programmazione delle risorse per il comparto. Non c'è la volontà di ridurre lo stanziamento sul montepremi, visto che potrebbe determinare un'ulteriore perdita di attrattività dell'Italia e del parco cavalli. È vero anche che non possiamo neppure in maniera prospettica rischiare di eccedere la dotazione complessiva. I problemi sono già noti, alcune scelte che dovremo fare nella circolare potrebbero essere legate alla disponibilità finanziaria ridotta. La scelta quindi è di non ridurre il montepremi ma di impegnarlo tutto, nei limiti del possibile, per far sì che non ci sia un'ingiusta penalizzazione concentrata nell'anno che si spera essere del rilancio dell'ippica, lavorando invece sulle entrate aggiuntive, attraverso sponsorizzazione e con la commercializzazione delle immagini delle corse italiane all'estero, e così attivando un meccanismo virtuoso”.

E, sulla riforma delle scommesse, aggiunge: “Va fatta in modo organico, se non si riesce sulle virtuali ad avere una tassazione più alta di quelle reali non ci sarà mai la svolta; altre possibili entrate derivano dal Preu che ci offre un vincolo di prelievo legato alle slot machine di prima generazione, il cui volume oggi è ridotto a zero, quindi l'introito per l'ippica è zero. Basterebbe estenderlo al mutato scenario di riferimento e all'ammodernamento delle slot per fare in modo che ci sia un bacino più ampio al quale attingere. Sono temi in discussione con il Mef e Adm, presenteremo proposte emendative all'ufficio legislativo che vadano nella direzione che ci siamo detti”.

A tal proposito la Consulta ha quindi chiesto la presenza di delegato del Mef alla prossima riunione per fare chiarezza sui pagamenti.

Il ministero a fine riunione ha preso nota di alcune osservazioni, riservandosi valutazioni più approfondite in vista dell'incontro sulle circolari previsto per domani alle 14:30.

 

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