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Masaf: Tamara Papiccio prima vice presidente dell’Unione europea trotto

27 gennaio 2025 - 09:29

Dopo più di 15 anni, l’ippica italiana potrà tornare a svolgere un ruolo incisivo nel massimo organismo del trotto europeo. I commenti di La Pietra e Papiccio.

Scritto da redazione
Tamara Papiccio © Ministero dell'Agricoltura

Tamara Papiccio © Ministero dell'Agricoltura

“Questa nomina rappresenta un riconoscimento alle indiscutibili doti professionali della persona, ma anche un giusto riconoscimento al nuovo corso che il Masaf e la Direzione ippica stanno imprimendo all’intero settore. Una svolta che ci viene riconosciuta a livello nazionale e ora anche internazionale con un incarico di prestigio e di grande responsabilità, che sicuramente sarà di stimolo e volano per una ulteriore crescita dell’intero settore ippico italiano."

 Queste le parole con cui Patrizio La Pietra, sottosegretario al ministero dell'Agricoltura con delega all'ippica commenta la nomina di Tamara Papiccio a prima vicepresidente dell’Unione europea del trotto, associazione che raggruppa le autorità ippiche del trotto di 21 Paesi europei.  

La nomina, arrivata nell'ambito dell'assemblea generale dell'Uet, riunita all’ippodromo di Paris-Vincennes Hippodrome nel weekend appena trascorso in occasione del Prix d'Amérique 2025, rappresenta un importante risultato per l’Italia e per il Ministero guidato da Francesco Lollobrigida e per la Direzione generale per l’ippica che, in poco più di un anno di attività, è riuscita a riconquistare la fiducia del settore anche a livello internazionale.

"Dopo più di quindici anni, l’ippica italiana potrà tornare a svolgere un ruolo incisivo nel massimo organismo del trotto europeo", si legge sul sito ministeriale Grande ippica italiana.

La nomina di Tamara Papiccio, coordinatore della programmazione nazionale delle corse ippiche del Masaf, è avvenuta su proposta unanime dei 10 Paesi che compongono il Consiglio dell’Uet: Svezia, Francia, Belgio, Finlandia, Germania, Norvegia, Olanda, Austria, Svizzera e, naturalmente, Italia.

“I cavalli sono una parte molto importante della mia vita. Riconosco di avere un grande debito di gratitudine nei loro confronti, perché mi hanno insegnato qualità essenziali nella mia professione, come il rispetto, l’apertura mentale e la capacità di mediazione. Grazie all’ippica, ho avuto la fortuna di fare della mia passione il mio lavoro e nell’ultimo anno il Masaf mi ha concesso l’opportunità di essere parte del progetto di riforma del settore condotto sotto l’egida della nuova Direzione generale per l’ippica", sottolinea Papiccio.
"È per me un privilegio prezioso poter offrire il mio contributo al percorso di ristrutturazione e di riposizionamento complessivo dell’ippica italiana, inaugurato dal ministro Lollobrigida e dal sottosegretario La Pietra. Sotto la guida del direttore generale Remo Chiodi l’ippica italiana ha iniziato una nuova stagione di cooperazione, anche a livello internazionale. L’assegnazione all’Italia della seconda carica più importante dell’Unione europea del trotto è un traguardo di grande rilievo, che sembrava al di fuori della nostra portata fino a pochi mesi fa. Scontavamo decenni di assenza dai consessi internazionali, ma, in un solo anno, la Direzione generale per l’ippica è riuscita a riguadagnare la fiducia dei membri di questa associazione che, da oltre 50 anni, fa dell’unità di azione tra le autorità ippiche la sua forza. La mia nomina a primo vicepresidente dell’Uet è per me un grandissimo onore, frutto di un eccezionale lavoro di squadra che ha permesso all’Italia ippica di tornare protagonista, come lo fu nel 1973 quando, insieme a
Svezia, Austria, Francia, Norvegia, Germania, Danimarca, Belgio e Olanda, dette vita all’Unione europea del trotto.
I valori dell’Uet sono imperniati sul benessere del cavallo, che deve restare prioritario in ogni momento, senza mai subire le ragioni delle competizioni e dell’economia.
Il varo da parte dell’Uet, nel luglio scorso, della nuova norma che rivoluziona l’uso della frusta nelle corse al trotto, trasformandola da strumento di coercizione a mezzo di comunicazione tra cavallo e driver, colloca il trotto all’avanguardia mondiale tra le discipline ippiche ed equestri.
Il Masaf ha fatto della tutela del benessere del cavallo una priorità assoluta, riformando profondamente i propri regolamenti, conferendo incisività alla lotta al doping e creando le condizioni per il rinnovamento degli ippodromi italiani. Sono certa che, all’interno degli organi di presidenza dell’Uet, la Direzione generale per l’ippica saprà giocare un ruolo importante per lo sviluppo del trotto a livello internazionale nel segno del benessere del cavallo, affinché l’ippica sia sempre più in grado di prendersi cura dei suoi attori protagonisti lungo tutto l’arco della loro vita. Infine vorrei dedicare  questo risultato all'Ippodromo di Tor di Valle che è ancora vivo in tutti i nostri sogni e senza il quale non saremmo qui.”

Presidente dell’Unione europea del trotto è stato eletto l’austriaco Peter Truzla, pilastro tecnico dell’Associazione da 30 anni, "a cui l’ippica italiana formula i più calorosi auguri per un mandato che, grazie alla sua statura morale e alla sua esperienza, saprà certamente consolidare la reputazione dell’Associazione, accrescendone la sfera di influenza", si legge sul sito di Grande ippica italiana.

 L’Assemblea generale dell’Uet ha eletto secondo vicepresidente la finlandese Minna Maenpaa e riconfermato segretario generale il francese Guillaume Maupas.

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