skin

Pdl ippicoltura, Coldiretti e Agrinsieme: 'Occasione per regolare la filiera'

07 giugno 2023 - 10:27

I rappresentanti di Coldiretti e Agrinsieme, in audizione alla commissione Agricoltura della Camera, plaudono alla proposta di legge sull'ippicoltura, ritenuta necessaria per dare nuova linfa alla filiera e metterla a regime.

Scritto da Fm
audizionemicrofono680.jpg

“Agrinsieme ha una posizione unitaria nell'accogliere favorevolmente la proposta di legge perché finalmente noi operatori avremo una filiera riconosciuta per i nostri lavori. Da operatore sottolineo che è una Pdl assolutamente necessaria”.

A dirlo è Ferruccio Badi, presidente della Federazione nazionale cavalli di Confagricoltura, intervenuto a nome di Agrinsieme nel corso di un'audizione informale tenutasi oggi, 7 giugno, alla commissione Agricoltura della Camera, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante “Disposizioni per la disciplina dell'ippicoltura”, a firma di Maria Chiara Gadda (Italia viva).

“Il nostro comparto vive da circa il 2008 in una crisi epocale: fra crisi economica, crisi delle scommesse, scarso interesse della maggior parte delle regioni, che non mettono a disposizione le risorse del Psr per i cavalli, governi che hanno visto il cavallo come un bene voluttuario, poi il Covid, la crisi energetica, la siccità dell'anno scorso che ha fatto aumentare il prezzo del cavallo di tre volte”, sottolinea Badi.

La situazione attuale è caotica perché vede tre, quattro schieramenti, ministero dello Sport, ministero dell'Agricoltura, Asd, tutti fanno di tutto e gestiscono parti della filiera, tanto che i lavoratori sono inquadrati un po' nell'agricoltura, un po' negli altri ambiti. Molte aziende sfuggono ai controlli, mentre grazie a questa proposta di legge tutto andrebbe a regime, valorizzando tutta la filiera legata all'allevamento del cavallo. L'Italia è un Paese di eccellenza per i cavalli, noi abbiamo una selezione importantissima di allevatori sempre molto forti, sia per ippica che per equitazione, monta western”.

 

Il presidente della Federazione nazionale cavalli di Confagricoltura quindi presenta le sue proposte, e i suoi timori per le sorti della filiera. “Quello che vorremmo chiedere come Agrinsieme è la possibilità di accedere a tutte le misure anche dal Psr, quindi la possibilità con questo riconoscimento, di lavorare in questo senso.

Anche l'Europa sta cogliendo l'importanza dell'allevamento dei cavalli, perché lo ha inserito fra i settori che possono beneficiare di una riduzione dell'Iva.

Temiamo che il Governo possa decidere di far andare sotto al Coni una parte dei nostri cavalli. L'importante è che il cavallo resti sotto l'agricoltura, altrimenti ci divideremmo ancora di più e per il cavallo in Italia sarebbe la fine”.

 

Nel corso dell'audizione è intervenuta anche Sabina Carulli, responsabile del servizio legislativo di Coldiretti.“Anche per Coldiretti è opportuna una proposta di legge che disciplina e inquadra le attività agricole relative all'ippicoltura, e le rende coerenti, anche per quanto riguarda l'aspetto normativo e fiscale relativo all'allevamento dei cavalli destinati alle diverse attività, e andrebbe a risolvere tante problematiche”, sottolinea, entrando nel dettaglio del testo e i vari commi, rilevando alcuni errori formali.

 

Altri articoli su

Articoli correlati