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Speciale elezioni: Palermo, la stretta sul gioco e il futuro dell'ippodromo

09 giugno 2022 - 08:18

La puntata di oggi del nostro speciale sulle elezioni amministrative è dedicata a Palermo: focus su regolamentazione del gioco e valorizzazione dell'ippodromo La Favorita.

Scritto da Francesca Mancosu
Speciale elezioni: Palermo, la stretta sul gioco e il futuro dell'ippodromo

Si avvicina a grandi passi il 12 giugno, data in cui è fissato l'appuntamento con le elezioni amministrative da cui scaturiranno i sindaci e i consiglieri comunali di circa mille città italiane.

Un appuntamento molto atteso anche dal settore del gioco e dell'ippica, protagonista di un corposo speciale pubblicato sull'ultimo numero della rivista Gioco News (consultabile nella sua interezza online a questo link). 

Dopo L'AquilaGenova e Asti, oggi tocca a Palermo, nelle ultime ore finita sotto la lente della cronaca per l'arresto di un candidato al consiglio comunale per voto di scambio politico-mafioso. Si tratta di Pietro Polizzi (Forza Italia), il quale, secondo la Procura avrebbe stretto un "patto elettorale" con i costruttori Sansone, storici alleati del capomafia Totò Riina.

Nella speranza che non ci siano altri casi del genere, concentriamo l'attenzione sui programmi di alcuni degli aspiranti sindaco per la guida della città di Palermo, dopo la fine del mandato di Leoluca Orlando.
 
Fra loro c'è Franco Miceli, candidato del centrosinistra e del Movimento cinque stelle, che ritiene "necessario e utile" regolamentare il settore del gioco pubblico per "mettere almeno un argine, ad avere contezza del fenomeno e del suo andamento. Come sindaco farò sicuramente la mia parte nell’organizzare prima di tutto un monitoraggio della situazione attuale per poi potermi confrontare con la Regione sulla base di dati certi. Il settore del gioco non va demonizzato, ma non è tollerabile il far-west che, tra l’altro, favorisce la permeabilità a interessi criminali. Concordo quindi sulla necessità che l’offerta sia proporzionata e che permetta controlli più stringenti. Occorrerà però che la sorveglianza sia reale, e una stretta collaborazione tra Comune, Prefettura e Questura su questo fronte sarà indispensabile. Il Comune potrà inoltre, con i suoi servizi sociali, offrire un sostegno a chi vuole uscire da questa dipendenza".
Il candidato di Pd-M5S quindi si esprime anche sul futuro dell'ippodromo cittadino. "Oltre a essere un luogo di svago a disposizione dei palermitani, è una di quelle strutture che fanno parte del ventaglio di offerte che una città a vocazione turistica come Palermo deve poter offrire a chi viene a visitare i nostri monumenti e le nostre bellezze naturali. Mi viene spontaneo fare un paragone con gli effetti positivi che da sempre le corse di trotto a Cesena hanno per il turismo di tutta la riviera romagnola. L’ippodromo della Favorita va quindi visto anche così, come un elemento di sviluppo economico, di crescita. A maggior ragione se diventa contenitore di altri eventi culturali e ricreativi, facendolo diventare un luogo vitale della città, attrattivo per tutti e non solo per chi è appassionato di cavalli. La sua riapertura, dopo una lunga storia travagliata, deve quindi rappresentare un punto di non ritorno. Al contrario, si deve andare avanti, arricchendo la sua offerta. E a questo proposito mi si conceda una riflessione che ci riporta all’appuntamento elettorale del 12 giugno. Quando sono stato assessore comunale alla fine degli anni ’90, con mia grande soddisfazione si riuscì a portare a termine alcune importanti realizzazioni, come ad esempio il palazzetto dello sport e i Cantieri culturali. Nei dieci anni di sindacatura di Diego Cammarata, quando la destra imperava a Palermo e in tutta la Sicilia, tutto quello che era stato realizzato è stato lasciato andare in malora. Nell’alleanza che sostiene Roberto Lagalla, identica a quella che regge il governo Musumeci, litigiosa e inconcludente, troviamo gli stessi protagonisti della stagione di Cammarata. Chi ha memoria sa cosa si rischia".
 
Rita Barbera, ex direttrice del carcere dell'Ucciardone e supportata da una lista civica che porta il suo nome e da Potere al popolo, invece non lesina proposte sulle strategie per ridurre l'offerta di gioco sul territorio e contrastare la diffusione del Gap. " Ritengo indispensabile regolamentare e pianificare la distribuzione sul territorio dei punti di gioco , soprattutto il loro distanziamento da luoghi sensibili, quali ad esempio le scuole. Se infatti è indubbio che l’uso di internet ha sensibilmente aumentato le dipendenze dal gioco d’azzardo, è pure vero che c’è una categoria numerosa di anziani o di persone che non hanno sviluppato una vera e propria dipendenza patologica, che non usa lo strumento e che quindi potrebbe essere sottratta all’attrattiva se il luogo di gioco non fosse facilmente accessibile o, addirittura, vicino casa".
Inoltre si dice "assolutamente convinta che la prevenzione possa giocare un ruolo fondamentale nel contrasto alla dipendenza del gioco d’azzardo e quindi ritengo che la pianificazione degli interventi debba riguardare in primo luogo la previsione nel bilancio di una somma dedicata a: azioni di contrasto attraverso campagne di informazione sui danni della dipendenza, progetti per la formazione delle agenzie educative sul fenomeno della ludopatia, l’istituzione del marchio no slot per indicare e favorire sotto vari profili (anche fiscali) gli esercizi che non installano apparecchi per il gioco e la previsione di una giornata dedicata alla riflessione sui disturbi da gioco,  provvedimenti limitativi degli orari di apertura, sia pure con differenziazioni sia sul periodo massimo di apertura giornaliera che sull’articolazione stessa degli orari, la previsione di contributi finalizzati alla copertura delle spese di riconversione delle sale ospitanti gli apparecchi per il gioco lecito, in favore degli esercizi pubblici, commerciali, ecc ... che scelgono di disinstallare apparecchi da gioco".
Altrettanto fondamentali per lei sono "il coinvolgimento dell’istituzione scolastica nel contrasto al fenomeno del Gap con la possibilità di introdurre nelle scuole campagne di comunicazione per presentare agli studenti i potenziali rischi connessi al gioco e specifiche iniziative formative per il personale scolastico e gli interventi comunali sul piano urbanistico prevedendo scelte urbanistico-territoriali in ordine alla localizzazione delle sale da gioco nonché disciplinare, nell’ambito dei propri strumenti di pianificazione, gli elementi architettonici, strutturali e dimensionali delle sale da gioco e delle relative pertinenze". Mentre per la cura e l’assistenza della dipendenza Barbera caldeggia "l'stituzione di una linea telefonica e il numero verde di supporto presso un ufficio del comune che informa sulle possibilità di assistenza socio sanitaria in materia di dipendenza dal gioco d’azzardo, l'attivazione di uno sportello itinerante, informativo e creativo per offrire consulenza economica finanziaria e un servizio di accompagnamento, anche legale, oltre che di informazione e di sensibilizzazione e di percorsi informativi e formativi insieme alle realtà sociali attive nei territori. I destinatari di questa linea telefonica e dello sportello dovranno essere , oltre alle persone malate di ludopatia, le loro famiglie, che sono vittime indirette del gioco d'azzardo patologico".
 
Ciro Lomonte, candidato sindaco del Movimento siciliani liberi, parte dalla diffusione della componente patologica del gioco fra i giovani. "Proprio perché si tratta di un disturbo, non va trattato come una scelta morale più o meno libera dei ragazzi, bensì come un’attrazione morbosa che merita tutte le attenzioni possibili da parte della nostra Amministrazione comunale. Bisogna prevenire il dilagare del fenomeno, controllandone accuratamente gli sviluppi. Vanno pianificati e limitati con apposite misure di Giunta i punti di gioco e gli orari specifici riservati alle fasce giovanili. Dovremmo trovare il modo, ma questo è più facile realizzarlo in collaborazione con la Regione siciliana, di intervenire sul gioco on line. Non mi riferisco soltanto al gioco d’azzardo. Anche le monete virtuali ed il trading on line sono calamite potenti nei confronti dei minori, i quali sono indotti a sognare guadagni immediati e favolosi. È vero, per loro esiste il divieto di accedere, ma sanno aggirarlo con abilità".
Secondo Lomonte, "una sola misura (vedi distanziometro o limiti orari, Ndr), soprattutto se repressiva, può risultare inefficace. Le dipendenze nascono di solito da domande senza risposta che si pongono gli esseri umani. È vero che la malavita può attrarre chiunque in circuiti viziosi, con metodi sofisticati, ma è altrettanto vero – come insegnava Viktor Frankl – che giovani e adulti possono affrontare con vigore qualunque traversia se hanno chiaro il senso della propria vita".
Parlando invece dell'ippodromo de La Favorita, l'esponente del Movimento siciliani liberi ricorda che "la spesa pubblica in Sicilia è quasi interamente a carico della Regione Siciliana, a differenza di tutte le altre regioni. A queste condizioni è chiaro che sia impossibile gestire sanità, infrastrutture, assistenza a chi ne ha bisogno, sport. Se affronteremo finalmente questo nodo, potremo occuparci anche di impianti suggestivi come l’ippodromo di Palermo. Personalmente lo impiegherei intensivamente per attività agonistiche, ma non sono contrario a priori all’uso per cultura e spettacolo. Vorremmo impegnarci molto per favorire l’amore per lo sport. Oltretutto l’equitazione è molto amata dai palermitani. Faremo di tutto per contrastare tifo e scommesse nelle loro espressioni deleterie".
 

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