Riaperture: sul gioco ancora silenzi, ippodromi in dirittura d'arrivo
Non cessa, giustamente, il dibattito sulle riaperture delle attività ancora chiuse: mentre il gioco guarda all'orizzonte del 2 giugno, per gli ippodromi l'ok potrebbe arrivare questa settimana.
L'obiettivo di fondo sembra quello di voler tornare ad una qualche forma di (nuova) normalità fra giugno e luglio, che dovrebbe prevedere la riapertura in zona gialla di gran parte delle attività ancora chiuse per garantire un più efficace contenimento del Covid.
Stando all'ultimo cronoprogramma governativo, il 1 giugno dovrebbe toccare a palestre e sale per danza, yoga, pilates e ai luoghi dove si svolgono eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti dal Coni e dal Comitato paralimpico (Cip), con posti a sedere preassegnati e distanziamento di almeno un metro, mentre il 15 dovrebbe scattare l'ok alle fiere. Alle quali, dal 1° luglio, si aggiungeranno anche convegni e congressi, nonché le attività di centri termali, parchi tematici e di divertimento.
In tutto questo spicca l'assenza del gioco pubblico, almeno per il momento, dopo le dichiarazioni del sottosegretario Claudio Durigon, che aveva messo il 2 giugno come "traguardo" per il via libera al settore, alla boa dei 300 giorni di chiusura fra il 2020 e il 2021. A questo punto, sarebbe auspicabile avere ulteriori conferme di questo impegno, specie considerando che per i parchi tematici di cui sopra la Conferenza delle Regioni ha già discusso ed approvato delle linee guida, due mesi prima della data prevista per la loro riapertura.
Ma non per il gioco con vincita in denaro, per il quale appunto, dovrebbero mancare "solo" tre settimane al D-Day.
Il tema, nonostante le speranze degli operatori del comparto, potrebbe tornare all'Odg della Conferenza ora presieduta da Massimiliano Fedriga in una delle prossime sedute, considerando la volontà da lui ripetutamente espressa di "programmare subito le varie riaperture". Se non ora, quando?
In attesa di aggiornamenti, per ora per il gioco una delle poche certezze sembra essere la riconferma al vertice dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli del direttore generale Marcello Minenna, dopo che la "nomina" del ministro dell'Economia Daniele Franco ha ricevuto nelle scorse ore anche "la presa d'atto senza osservazioni della proposta del Governo". Un passo importante anche per garantire un po' di continuità al comparto e soprattutto le attese riforme caldeggiate dallo stesso Minenna, a cominciare dalla scrittura di un Testo unico sui giochi e dal contrasto all'illegalità sempre più dilagante in questi mesi di lockdown dei punti leciti terrestri. Importanti anche per la tenuta dell'occupazione del settore, al quale fanno riferimento 150mila famiglie, come evidenziato anche dal deputato Ettore Rosato (Italia viva): punto spesso dimenticato in una "battaglia" in cui, secondo il parlamentare, il gioco "resta chiuso non per motivi di sicurezza sanitaria, ma per una questione ideologica".
A chiedere date e modalità sono gli stessi ippodromi, con un appello al sottosegretario con delega all'ippica Francesco Battistoni.
"Abbiamo molto apprezzato la sua visita negli ippodromi di Roma e Napoli e ci auguriamo che presto visiti anche quelli di Albenga, Aversa, Corridonia, Montegiorgio, Chilivani, Padova, Sassari, Modena e Tagliacozzo.
La sua presenza e le sue dichiarazioni ci hanno confermato la volontà e l’impegno del sottosegretario per risolvere i tanti problemi presenti nel settore ed avviare finalmente il rilancio dell’ippica nazionale , che versa ormai da anni in una crisi profonda e che necessita di una grande ed urgente riforma", si legge in un comunicato a firma di Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi.
"Restiamo quindi in attesa della convocazione dell’annunciato tavolo di concertazione con tutte le categorie dell’Ippica e di notizie sulla prossima riapertura al pubblico di tutti gli ippodromi nazionali".