Riforma scommesse: rischio boomerang per Organismo ippico
Secondo l'Organismo ippico, la riforma del settore delle scommesse potrebbe avere un effetto boomerang.
Il ministro Martina nel rispondere in Aula, alla Camera, all’interrogazione del deputato Manfred Schullian sul Collegato Agricolo ha fatto riferimento anche all’ippica affermando che il provvedimento sulla privatizzazione è in corso di elaborazione proprio in questi giorni.
"Speriamo - osserva l'Organismo ippico - che sia l’inizio di un’inversione di rotta, anche se alcune considerazioni sono d’obbligo in assenza di un aumento al momento impensabile. Per quanto concerne il riordino delle competenze ministeriali in materia di ippica, relativamente all’introduzione (lett a, art. 15 allegato) della tassazione sul margine per le scommesse a quota fissa e alla previsione di un palinsesto complementare, la bozza del decreto attuativo elaborato dal Mef prevede: all’art. 13 un palinsesto complementare basato su corse estere e su tipologie di scommesse a quota fissa aggiuntive rispetto a quelle previste nel programma ufficiale (art. 6) redatto da Adm; una tassazione (art. 16, punto 2) sul margine delle scommesse a quota fissa sulle corse dei cavalli stabilita per la rete fisica nella misura del 33 percento e per il gioco a distanza del 37 percento. Il gettito conseguito rimane destinato per il 25 percento a titolo di imposta unica e per il 75 percento al finanziamento della filiera ippica; per sostenere la filiera ippica e l’accettazione delle scommesse a quota fissa, nel caso in cui nei precedenti 12 mesi solari la raccolta di dette scommesse, rilevata bimestralmente, raggiunga 500 milioni di euro, il prelievo di cui al punto b. è stabilito per la rete fisica al 28 percento e per il gioco a distanza al 32 percento e nel caso in cui nello stesso periodo di misurazione la raccolta di dette scommesse raggiunga 1.000 milioni di euro il prelievo di cui al punto 2., è stabilito per la rete fisica al 23 percento e per il gioco a distanza al 27 percento".