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Rilancio ippica: il Masaf punta sugli spot sulle reti Rai per raggiungere il grande pubblico

24 novembre 2023 - 10:46

Il ministero dell’Agricoltura lancia una campagna di comunicazione sulle reti Rai per rilanciare l'ippica con spot tv e radio. Un percorso da proseguire prendendo a esempio anche le strategie messe in atto in altri Paesi.

Scritto da Fm
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L'ippica agli ippici, sì, ma anche al grande pubblico, che dopo i fasti dell'epoca del Totip e di film come “Febbre da cavallo” sembra essersi un po' disaffezionato ad essa.

Lasciando nella gran parte degli impianti italiani, in alcuni casi decisamente bisognosi di essere rinnovati e modernizzati, i soliti appassionati, irriducibili.

Ma ora questa situazione potrebbe cambiare, grazie all'impegno del ministero dell’Agricoltura, che sta promuovendo una campagna di comunicazione sul rilancio del settore ippico, diffusa sulle reti Rai attraverso spot tv e radio.

Con il tentativo, appunto, di raggiungere non solo chi l'ippica la conosce già, e bene, ma anche chi magari la guarda da lontano, ma non ha mai messo piede in un ippodromo.

L'iniziativa di comunicazione è lanciata in collaborazione con EquTv (la tv ippica del ministero) allo scopo di accompagnare gli ippodromi nella comunicazione degli eventi a calendario e supportare le aste selezionate italiane per arrivare al coinvolgimento del grande pubblico.

Presentando “l’esperienza delle corse come un evento dal vivo unico ed emozionante in cui convivono tradizione, valori positivi e sentimento sportivo”, si legge nel sito del Governo.

Lo spot che verrà veicolato sulle reti Rai “è realizzato con immagini in girato che ritraggono professionisti del mondo dell’ippica quali driver, allenatori, fantini, allevatori e i proprietari con i loro cavalli in vari centri ippici, la cui voce è rappresentata da quella del voice-over di sottofondo.

Il claim dello spot è 'Ippica, una tradizione italiana su EquTv”.

Un passo indubbiamente importante, che si spera sia solo il primo, per ridare all'ippica quel lustro che merita, viste anche le sue ricadute economiche. Sia quelle attuali, con un'ampia filiera che va dagli allevatori ai driver, passando per chi si occupa dei centri di allenamento e della manutenzione delle piste e così, sia quelle potenziali, come volano di turismo ed altre attività per così dire “collaterali”.

Un patrimonio non ancora valorizzato fino in fondo, al contrario di quello che accade in altri Paesi, dove l'ippica è già “evento”, cultura, spettacolo. Come la Francia, per citare uno dei casi da manuale, dove si registra anche uno stato di buona salute delle scommesse ippiche – che in Italia sono crollate dopo l'introduzione di altri tipi di giochi e di modalità di betting negli anni Duemila – grazie ad un intelligente sistema di raccolta, unito ad un marketing ormai rodato, e alla diffusione di immagini tv di qualità.

Un modello sicuramente da imitare, e che in alcuni casi sta già prendendo piede anche da noi.

Ma, restando in ambito di tv, perché non pensare magari ad una serie dedicata all'ippica, che possa far proseliti così come è accaduto con “La regina degli scacchi”, che ha fatto scoprire o riscoprire questo gioco a tante persone?

Anche in questo caso l'esempio c'è, e viene dal Regno Unito, altra importante patria dell'ippica. Nel 2024 infatti verrà lanciata una docuserie che esplora il “dietro le quinte” delle corse dei cavalli, prodotta con il supporto di Flutter e la collaborazione degli operatori del settore, l'associazione dei fantini professionisti e l'Autorità ippica britannica.

Senza dimenticare le possibilità offerte dai social media, sicuramente il canale di comunicazione e informazione priviliegiato per le nuove generazioni. Per il mondo dell'equitazione ad esempio ci sono già gli influencer Nicole Cereseto, Gioele Ossola e Pernilla Iperti, vincitori dei Fise Awards nella loro categoria, molto seguiti su TikTok e Instagram, con 3 milioni di follower complessivi.

 

 

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