Satalia (Merano Galoppo): 'Grande Steeple-Chase di Roma bistrattato'
Satalia (Cda Merano Galoppo) lamenta la 'mancanza di attenzione da parte degli organi centrali e della stampa nazionale' verso il Grande Steeple‑Chase di Roma tenutosi all'ippodromo Maia. La replica del Masaf.
Scritto da Redazione
© Ippodromo di Merano - Pferderennplatz Meran - Pagina Facebook ufficiale
“Si è corsa ieri a Merano l’edizione 2025 del Grande Steeple Chase di Roma, la corsa più antica d’Italia (1854), nata nella Capitale e oggi affidata alla passione e competenza della Merano Galoppo.
Una corsa complessa, spettacolare, ricca di colpi di scena come da tradizione: un'eredità mantenuta viva nonostante la distanza geografica, ma soprattutto nonostante l’indifferenza generale delle istituzioni e dei media.”
A lamentare il “totale silenzio mediatico” che ha accompagnato l'evento tenutosi domenica 8 giugno all'ippodromo Maia è Giuseppe Satalia, consigliere di amministrazione di Merano Galoppo, società che gestisce l'impianto altoatesino.
Per la cronaca, si legge nella nota diffusa da Satalia, “a trionfare è stato Younes, montato da Jan Faltejsek per il team Semenka/Pistkova, chiudendo in 6’46″90 davanti a Laldann (Josef Bartos) staccato di 2 ¼ lunghezze.
La corsa ha vissuto il suo momento decisivo su due ostacoli simbolo: Zubiena è caduta al salto della Gabbia, mentre Gap Pierji e Almost Human hanno interrotto la corsa dopo essersi danneggiati all’uscita della Buca. Tre eliminazioni su cinque partenti, a conferma della durezza tecnica della prova.
Una curiosità storica: se Gap Pierji fosse riuscito a imporsi, avrebbe eguagliato il leggendario Gaburn, cavallo simbolo della corsa, ancora oggi detentore del record assoluto di vittorie. Un’occasione mancata che aggiunge ulteriore pathos alla giornata”.
Eppure, prosegue il consigliere di amministrazione di Merano Galoppo, “a fronte di uno spettacolo tecnico di altissimo livello, ciò che colpisce è il totale silenzio mediatico che ha accompagnato l’evento.
Il Grande Steeple era un tempo uno dei simboli dell’ostacolismo romano, celebrato per ostacoli leggendari come la Gabbia di staccionate e la micidiale Staccionata romana. Oggi vive in un contesto diverso, incorniciato dallo splendido scenario meranese, grazie all’impegno concreto della Merano Galoppo. Ma la mancanza di attenzione da parte degli organi centrali e della stampa nazionale pesa come un’assenza colpevole.
Chi ama l’ippica, chi la conosce davvero, sa che il rilancio del settore passa anche dalla memoria e dalla valorizzazione di corse storiche come questa.
La Merano Galoppo fa la sua parte, e la fa bene. Ma da sola non basta”.
LA REPLICA DEL MASAF - I vertici del ministero dell'Agricoltura però fanno notare che in realtà non c'è stato alcun "silenzio mediatico" nei riguardi del Grande Steeple. Anzi.
Il sito ministeriale "Grande ippica italiana" si è occupato dell'evento sia prima del suo svolgimento, dando conto del programma del convegno di corse in agenda a Merano il 2 giugno, sia dopo, pubblicando il resoconto della giornata, con annesse dichiarazioni dell'allenatore del cavallo vincitore.