Seme di Varenne venduto all'insaputa dei proprietari, due indagati a Torino
Concluse le indagini della Procura di Torino iniziate 5 anni fa: lo sperma di Varenne, il celebre cavallo trottatore, sarebbe stato venduto da due imprenditori che lo hanno gestito dal 2002 al 2019 senza il permesso dei legittimi proprietari.
Scritto da Redazione
© Varenne - Pagina Facebook ufficiale
Varenne, il cavallo italiano da corsa più conosciuto di sempre e quello che ha vinto di più nella storia del trotto a livello internazionale, è finito al centro di un'inchiesta della Procura di Torino, secondo cui il suo seme sarebbe stato venduto illegittimamente dalla società che se ne è presa cura dopo il ritiro dalla carriera agonistica, tra il 2002 e il 2019, senza informarne il legittimo proprietario, Enzo Giordano.
Ad essere indagati per truffa aggravata sono gli imprenditori Valter Ferrero, amministratore unico della Varenne Forever, e Salvatore Roberto Brischetto dell'allevamento Il Grifone di Vigone, a 30 chilometri da Torino.
È stato proprio Giordano a presentare alla Procura di Torino l'esposto da cui è partita l'indagine: secondo gli inquirenti Ferrero e Brischetto avrebbero concluso diversi contratti di cessione dello sperma di Varenne senza averne l'autorizzazione, cosa che avrebbe portato alla nascita di moltissimi puledri figli del campione di trotto in Italia e all’estero, come riferisce Oreste Trudi, l’avvocato di Giordano, al quotidiano La Repubblica.
Non si sa ancora quanti episodi del genere si siano verificati, ma sembra che solo nel 2018 le monte abbiano fruttato circa 200mila euro, e che sia stato impedito alla società proprietaria del cavallo, la Varenne Forever di Giordano di eseguire i controlli previsti dallo statuto dell’Anact - Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore anche sulle “breeding card”, utilizzate per documentare l'esportazione del seme.
Fra l'altro, Ferrero è stato (anche) presidente dell'Anact dal 2015 al 2020.