Tar Sicilia blocca chiusura ippodromo Palermo: 'Motivi gravi'
Il Tar Sicilia accoglie l'istanza di cautela interinale dell'Ires contro la chiusura dell'ippodromo di Palermo e fissa camera di consiglio all'8 febbraio.
Nuova pagina delle vicende dell'ippodromo "La Favorita" di Palermo, dopo l'annullamento delle corse e la decadenza della concessione in capo al gestore Ires disposti lo scorso dicembre a seguito delle indagini dei Carabinieri che avevano rilevato infiltrazioni criminali nelle corse e nelle scommesse legate all'impianto. Il Tar, con un decreto, ha infatti bloccato l'ordinanza di sgombero dell'ippodromo emanata dal Comune di Palermo e operativa dal 19 gennaio rinviando l'ulteriore trattazione in sede collegiale all'8 febbraio. Tirano un sospiro di sollievo i 500 lavoratori dell'ippodromo - fra impiegati, addetti e indotto - mentre i 150 cavalli ospitati nella struttura per il momento non dovranno lasciare le scuderie.
IL RICORSO - Sotto il profilo del periculum, si legge nel decreto del Tar, "sussisterebbe l’estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della predetta camera di consiglio, in quanto 'Il provvedimento prefettizio e gli altri consequenziali emessi dal Mipaaf, dal Questore di Palermo e dal Comune decretano la chiusura dell’attività della Società senza che siano predisposte misure alternative idonee quantomeno a tutelare la salute di centinaia di cavalli che alloggiano nelle scuderie, in assenza di provvedimenti a carico dei soggetti (proprietari e altri operatori) sottoposti esclusivamente alla Autorità ministeriale'; secondo la prospettazione di parte: a) 'Le scuderie necessitano di acqua, luce e smaltimento rifiuti, mentre il Comune di Palermo ha prescritto il termine del 19 gennaio p.v. perla riconsegna della struttura libera da persone, cose e cavalli (sic!). Oltretutto, il Comune ha sospeso pure il ritiro dei rifiuti con grave pregiudizio igienico sanitario'; b) '… che rientra nei compiti dello Stato quello di intervenire mediante sovvenzioni nella gestione degli ippodromi proprio per favorire l’incremento e la tutela delle razze equine'; c) 'La richiesta di adozione di misure cautelari monocratiche interessa esclusivamente gli effetti del provvedimento con il quale il Comune di Palermo ha diffidato la società Ires a lasciare la struttura dell’ippodromo (entro il 19 gennaio p.v.; NdiR), nonché i provvedimenti ministeriali con i quali vengono sottratti alla destinazione della ricorrente le quote dei contributi, previste dalla legge a tutela delle razze equine, necessarie al sostentamento degli animali presso la struttura'; d) 'Le conseguenze di tali atti sono veramente disastrose non solo per la società Ires ma anche per i proprietari delle scuderie, tenuti a liberare i locali delle scuderie da cavalli e attrezzature. Si tratta di dover quindi provvedere a traslocare circa 500 cavalli,… che sarebbero privati del loro habitat, sottoposti a spostamenti pregiudizievoli'".