L'annullamento delle corse programmate all'ippodromo di Follonica ieri, 5 febbraio, per la mancanza dell'ambulanza di riserva ha portato l'Unione proprietari galoppo a scrivere al direttore generale della Direzione per l'ippica, Remo Chiodi, affinché si prenda un immediato provvedimento a tutela della categoria. E chiedendo di prevedere, in casi simili, che le società di corse rimborsino ai proprietari dei cavalli privati della possibilità di correre le spese di trasferta, così come previsto per le Tris quarté quinté.
Ecco, di seguito, la lettera inviata a Chiodi.
"In merito all’annullamento, nella giornata di ieri, delle ultime due corse del convegno di corse di Follonica, l'Unione proprietari galoppo ritiene indispensabile evidenziarle la gravità di quanto avvenuto, la necessità di una celere modifica dei regolamenti in materia di sicurezza, nonché l’assoluta importanza di apportare immediati correttivi ai rapporti società di corse-proprietari.
L’incidente occorso alla quarta corsa al fantino Malune, che fortunatamente pare non aver riportato gravi conseguenze, ha evidenziato ancora una volta la fragilità dei necessari dispositivi di sicurezza assicurati alle giornate di corse. Sorvolando, in questa sede, circa la frequente inappropriatezza dei mezzi di sicurezza deputati al pronto intervento e circa la, attuale, non obbligatorietà della presenza in ippodromo di personale medico specializzato nel pronto intervento traumatologico, si ritiene indispensabile appuntare la sua attenzione sulla obbligatorietà di prevedere l’intervento di una seconda ambulanza (di riserva) in grado di sostituire quella impegnata in un servizio come accaduto ieri.
Il tutto al fine precipuo di evitare l’annullamento della restante riunione con danni economici per i proprietari (ed anche i fantini) e beffe per gli scommettitori" si legge nella lettera.
L'Upg quindi rimarca: "Ieri i proprietari dei cavalli impegnati nelle ultime due corse (circa una ventina), non solo hanno visto i propri animali girare al tondino o nei box per quasi un’ora infruttuosamente, ma hanno anche subito i costi di trasferimento ed impegno delle maestranze deputate sicuramente non trascurabili. Il tutto, ad oggi, senza una minima garanzia risarcitoria.
Pertanto, o la società di corse (con una spesa minima per giornata) garantisce l’immediata sostituzione dell’ambulanza impegnata con normale prosecuzione della riunione o deve farsi carico dei costi sostenuti dai proprietari procedendo al rimborso delle spese, che possono essere, forfettariamente ed indicativamente, quantificate nei 150 euro previsti come rimborsi Tqq".
All'indirizzo del Dg Chiodi: "Le chiediamo un immediato intervento dirigenziale nel senso richiesto affinché si ponga fine a una situazione agonisticamente insostenibile che mette a rischio non solo la sicurezza, ma anche la continuazione dell’attività di molte piccole scuderie. Perché più del danno fa male la beffa!".