Venittelli: 'Ippica, nuovo modello di sport e intrattenimento'
Secondo Laura Venittelli, deputata del Pd, occorre un rinnovato slancio per la riforma dell'ippica italiana.
L'ippica è in attesa di una riforma per essere rilanciata e uscire dalla crisi. Nel Collegato agricolo approvato dai due rami del Parlamento nel 2016, si parla della costituzione di un organismo ippico a cui affidare il comparto, sempre sotto la gestione del Mipaaf. Ma la strada per la sua attuazione sembra essere ancora lunga. E soprattutto, si tratta di una soluzione efficace per il settore? Lo abbiamo chiesto a Laura Venittelli, responsabile Pd del settore pesca e acquacoltura e membro della Commissione Agricoltura della Camera.
“Penso che sia una soluzione praticabile per giungere al rilancio di un settore che da troppo tempo sta soffrendo e i problemi connessi al fattore agonistico sono solo la punta dell’iceberg. Un momento di stop & go attraverso la costituzione di un nuovo soggetto operativo potrà restituire chiarezza e nuovo impulso a tutto il comparto ippico”.
In che modo, secondo lei, il settore dovrebbe essere riconsiderato? La gestione privata è preferibile a quella pubblica?
“A differenza di altri sport che godono dell’autonomia del Coni e delle Federazioni affiliate o delle discipline associate, il mondo dell’ippica, con l’eredità dell’obiettivo dell’incremento delle razze equine si pone sotto un particolare osservatorio. Deve assolvere anche a esigenze dettate dal mondo degli allevamenti. Per questo è bene che lo Stato, attraverso il Mipaaf in questa fase intermedia e quindi con il futuro organo di vigilanza, possa garantire il raggiungimento degli obiettivi”.
Gli ippodromi come dovrebbero essere ripensati per attrarre nuovo pubblico e risultare più appetibili?
“Guardi, non credo sia un problema solo degli ippodromi, ma del novero complessivo dell’impiantistica sportiva che in Italia deve essere adeguata e ammodernata alle condizioni che in Europa, nel Medio Oriente e negli Stati Uniti, per non parlare del Sud-Est asiatico e dell’Australia gli appassionati delle corse di trotto e galoppo sono avvezzi ad avere. Quindi massimo comfort, la possibilità di essere modelli di un sistema di intrattenimento dove non mancano servizi accessori”.
C'è chi considera negativo legare troppo l'ippica all'andamento delle scommesse e chi, invece, chiede una riforma del gioco ippico per rilanciare il settore. Cosa ne pensa?
“Siamo passati nel giro di alcuni decenni da un sistema altamente concorrenziale, basti pensare a ciò che valevano il Totip e le corse Tris nel passato e sino all’esplosione delle sale da gioco attuali, compreso il betting online. Occorre sempre agire con senso di equilibrio. Non sarebbe una cattiva idea, magari, chiamare in causa il neo ministero dello Sport, affidato a Luca Lotti. Potrebbe nasce una novità per la novità”.