Revoca concessione Lotto, CdS: 'No per violazioni inconsistenti'
Il Consiglio di Stato dà ragione a una ricevitoria: nessuna revoca della concessione per il Lotto per ritardati pagamenti 'dall'effettivo ed oggettivo disvalore'.
“Appare pertanto fondata la deduzione dell’appellante allorché sostiene che vada assunto quale parametro non il numero delle violazioni accertate, ma il 'loro effettivo ed oggettivo disvalore', e che il provvedimento di revoca è affetto da (eccesso di potere per) sviamento dalla causa tipica, 'che è invece quella di colpire con il massimo rigore possibile e con la più afflittiva delle sanzioni (revoca della concessione) fattispecie recanti ben altra gravità e disvalore, come ad esempio quelle relative ad omessi versamenti per ingenti importi con conseguenti ammanchi nei saldi e significativi danno all’erario'”.
A statuirlo è il Consiglio di Stato, con una sentenza che accoglie il ricorso della titolare di una ricevitoria che si era vista revocare la concessione per la raccolta del Lotto da parte dell'Agenzia accise, dogane e monopoli per il ritardato versamento dei “saldi dovuti per 7 settimane contabili nell’anno 2015, altre 13 settimane nel 2016 e 1 settimana nel 2017, senza peraltro fornire, in sede dei singoli ritardi contestati, chiarimenti e/o giustificazioni in merito ai motivi che non gli hanno consentito l’esatto adempimento del pagamento dei proventi di gioco”, decisione confermata dal Tar Lazio.