Tar Toscana: 'Stop a licenza alimenti e bevande non incide su raccolta gioco'
Il Tar Toscana evidenzia che la decadenza delle abilitazioni per somministrazione alimenti e bevande e concessione di suolo pubblico consente vendita di tabacchi e gioco.
Scritto da Fm
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"I provvedimenti incidono solo su una parte delle attività svolte dalla ricorrente, vale a dire quella di somministrazione alimenti e bevande, lasciando inalterate le altre, vale a dire quella di rivendita tabacchi e della raccolta scommesse per il gioco del lotto."
Questo è uno dei motivi con cui il Tar Toscana respinge l’istanza cautelare presentata da un esercente contro i provvedimenti con i quali il Comune di Firenze ha disposto la decadenza dal titolo abilitativo (Scia risalente al 2017) per l’esercizio dell’attività di somministrazione alimenti e bevande in un locale della città medicea, nonché dalla concessione di suolo pubblico, rilasciata nel 2018, per ristoro all’aperto nello spazio antistante l’esercizio.
Secondo i giudici amministrativi inoltre "l’impresa non offre argomenti di prova volti a dimostrare in che modo la cessazione dell’attività di somministrazione incida sulle perdite di esercizio, non essendo sufficienti a tale scopo le dichiarazioni di calo del fatturato tra i mesi di dicembre 2024 e 2025 e i mesi di gennaio 2024/2025 con riferimento alle sole attività di scommesse e tabaccheria, che nulla dicono sulla incidenza delle prime sul totale del volume di affari".
Pertanto, conclude l'ordinanza del Tar Toscana, "non ricorrendo i presupposti di cui all’art. 55 Cpa, si ritiene di rigettare l’istanza cautelare, impregiudicata ogni ulteriore valutazione nel merito della controversia".