Il Tar Lazio: 'Dpcm e chiusura giochi, no a misure cautelari'
Secondo il Tar Lazio non ci sono i presupposti per concedere le misure cautelari in materia di chiusura giochi con i Dpcm.
"Non sussistono i presupposti per la concessione di misure cautelari" e "peraltro possono essere compensate le spese relative alla presente fase monitoria, in considerazione della delicatezza delle questioni portate all’attenzione del Collegio". Lo si legge nella stringata ordinanza con cui, dopo l'udienza del 13 gennaio, il Tar del Lazio respinge la domanda cautelare che era stata presentata da alcuni operatori per chiedere l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, delle parti dei Dpcm che hanno disposto la sospensione delle attività delle sale giochi, una disposizione peraltro ora prorogata sino al 5 marzo.
I giudici considerano che "relativamente al periculum in mora, non emergono ragioni per discostarsi dalle indicazioni già impartite con l’ordinanza n. 7191 del 18 novembre 2020" e richiamano "altresì, le ordinanze di questo Tribunale nn. 7469/2020 e 7265/2020", senza discostarsi da quanto nelle stesse era stato disposto.