Iss: 13 milioni di giocatori sociali, due quelli a basso rischio
Nel convegno 'Il gioco d'azzardo in Italia' l'Istituto superiore di sanità delinea il profilo dei giocatori, da quelli sociali a quelli 'problematici'.
Roma - Sono circa 18 milioni gli italiani adulti che hanno giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno. Tra questi oltre 13 milioni sono ritenuti giocatori “sociali”, che giocano cioè in maniera sana. Mentre circa due milioni risultano a basso rischio e 1,4 milioni sono a rischio moderato.
Sono questi i dati emersi dall’indagine sul gioco patologico in Italia condotta dall’Istituto Superiore di Sanità e presentata oggi, 18 ottobre, a Roma nel corso del convegno “Il gioco d'azzardo in Italia”.
Gli studenti italiani giocano prevalentemente alle lotterie istantanee o in tempo reale (21,1 percento), praticano scommesse sportive (17,1 percento), scommesse virtuali (8,1 percento) e giocano alle slot-machine (6,8 percento).
Gli studenti italiani giocano soprattutto dai tabaccai (46,7 percento) e nelle sale scommesse (41,1 percento); a seguire i bar (28,8 percento). Gli studenti scelgono il luogo dove giocare preferibilmente perché vicino casa (49,9 percento), non viene richiesto il documento di identità (20,9 percento), o per il pay out più elevato (11,1 percento).
I giocatori sociali sono 22,7 percento (stimati in 520.968 studenti) i giocatori a rischio sono 3,5 percento (stimati in 80.326 studenti) i giocatori problematici sono il 3 percento (stimati in 68.850 studenti). La prevalenza maggiore di giocatori problematici è al sud (4,4 percento vs 3 percento di media nazionale), a seguire le Isole (3 percento in linea con la media nazionale), il Centro (2,9 percento di poco inferiore alla media nazionale), il Nord Ovest (2,1 percento) e il Nord Est (1,8 percento), entrambi inferiori al 3 percento della media nazionale.
Anche in questo caso, come per gli adulti, si riscontra un’associazione tra comportamento di gioco e stili di vita non salutari (fumo, alcol e altre sostanze). Infatti, tra i giocatori problematici ci sono più fumatori abituali (28,3 percento vs 14,3 percento giocatori sociali) e una percentuale maggiore di coloro che dichiarano di fumare 10 o più sigarette al giorno (48,2 percento vs 31,1 percento), consumano inoltre più sostanze alcoliche e altre sostanze. Tra i giocatori problematici sono maggiori le percentuali del consumo di alcolici 2 o più volte a settimana, in particolare di birra (23,7 percento vs 8,8 percento), di vino (8,7 percento vs 4,2 percento) e di superalcolici (8,5 percento vs 2,5 percento) rispetto ai giocatori sociali. Infine, sembra caratterizzare maggiormente il giocatore problematico, il fenomeno del binge drinking (15,9 percento vs 4,1 percento) e il consumo di cannabis (45,5 percento vs 23,5 percento; consumo negli ultimi 12 mesi).
In generale, i giochi più praticati dagli over 65 sono le lotterie istantanee e il lotto. In particolare il 30,1 percento dichiara di giocare al lotto e lotterie a esito differito 1-2 volte al mese utilizzando il canale on line, il 20,8 percento ha dichiarato di giocare a questi giochi utilizzando il canale fisico, il 25,3 percento alle lotterie istantanee e in tempo reale in un luogo fisico. L’indagine ISS consente di osservare che sebbene i giochi d’azzardo più praticati per questa fascia d’età siano le lotterie, esistono differenze importanti tra i giocatori sociali e giocatori problematici, quest’ultimi giocano di più alle slot machine (43,7 percento vs 11,2 percento), alle Vlt (30,5 percento vs 1,1 percento) e alle scommesse sportive (19,1 percento vs 1,4 percento).
Gli over 65 giocano in generale dal tabaccaio e al bar e soprattutto i giocatori problematici frequentano le sale scommesse (13,9 percento vs 2,5 percento) e le sale bingo (27,4 percento vs 2,1 percento). In generale, gli over 65 giocano più per il gusto di giocare (40,5 percento) e più raramente per recuperare il denaro perso (8,6 percento), scelgono più spesso di giocare vicino casa (64,4 percento). Preferiscono giocare da soli (66,1 percento) e hanno iniziato soprattutto per curiosità (60,4 percento).
Per quanto riguarda i fattori di rischio, coloro che vivono nell’area meridionale-insulare della nostra nazione, che hanno un titolo di studio medio basso e non hanno un’occupazione hanno un rischio doppio di sviluppare un comportamento problematico di gioco. Inoltre, chi assume superalcolici per più di 4 volte a settimana ha circa 9 volte più possibilità di sviluppare un comportamento problematico, così come chi assume frequentemente ready to drink ha circa 7 volte più possibilità di sviluppare tale comportamento e chi assume frequentemente aperitivi ha un rischio quasi 6 volte maggiore rispetto a consumi con minore frequenza. Il binge drinking espone circa 18 volte di più alla possibilità di sviluppare un comportamento di gioco problematico. Giocare d’azzardo on line per più di trenta minuti nell’arco di una settimana espone circa 16 volte di più al rischio di sviluppare un comportamento di gioco problematico rispetto a giocare d’azzardo on line per meno tempo. Allo stesso modo giocare d’azzardo in luogo fisico per più di trenta minuti nell’arco di una settimana espone circa 14 volte di più al rischio di sviluppare un comportamento di gioco problematico rispetto a giocare d’azzardo in luogo fisico per meno tempo.
Chi ha persone vicine che hanno o hanno avuto problemi con il gioco rischia di sviluppare comportamenti problematici 5 volte di più rispetto a chi non ha persone vicine con tali problematiche. Considerando gli aspetti economico-finanziari, avere un reddito inferiore ai 15.000 euro espone circa il doppio al rischio di sviluppare un comportamento di gioco problematico rispetto alle altre fasce di reddito, così come non riuscire a risparmiare nulla espone circa 5 volte di più al rischio di sviluppare un comportamento di gioco problematico rispetto a chi risparmia comunque qualcosa, mentre destinare una piccola quota del budget mensile al gioco sembra essere un fattore di protezione molto forte rispetto a chi non definisce un budget da dedicare al gioco d’azzardo.