Bar vicino a luoghi sensibili, CdS: 'No a reinstallazione apparecchi da gioco'

“L’impugnazione proposta non è, allo stato, assistita dal requisito del periculum in mora, inteso come rischio imminente di un danno grave ed irreparabile per le ragioni della ricorrente, in considerazione della natura prettamente economica del pregiudizio prospettato, della mancata allegazione di elementi in grado di dimostrare un’incidenza determinante dei proventi derivanti dagli apparecchi da gioco sul bilancio dell’attività commerciale in questione e della prevalenza da accordare, nella presente fase cautelare, all’interesse pubblico ad un efficace contrasto del problema del gioco patologico”.

Lo evidenzia il Consiglio di Stato nell'ordinanza con cui rigetta l’appello di una società avverso l’ordinanza cautelare del Tar Piemonte che a marzo aveva sancito il no alla reinstallazione di apparecchi da gioco in un bar vicino a "luoghi sensibili" ai sensi della legge regionale del 2021.

Per il Consiglio di Stato l’istanza cautelare non può trovare accoglimento e l’appellante deve essere condannata, per la regola della soccombenza, alla rifusione delle spese in favore della regione Piemonte.