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Circolare sul gioco, Sapar alla Regione Lazio: 'Intervento senza senso'

18 gennaio 2023 - 13:00

Dopo la circolare inviata dalla Regione Lazio sull'applicazione della legge sul gioco, l'associazione Sapar puntualizza che invece che su orologi e sirene è meglio puntare sulla formazione degli addetti.

Scritto da Redazione
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“Si tratta dell’ennesimo intervento senza senso e che va a colpire una categoria già vessata e che a fatica tenta di rialzarsi dopo quasi due anni di chiusura delle attività. Questa nuova imposizione di strumenti per il controllo della ludopatia ricorda molto la questione del distanziometro imposto in alcune regioni. L’Istituto superiore di sanità, il massimo organo statale in tema di salute pubblica, con la più dettagliata indagine sul gioco ha dimostrato come il distanziometro non solo non serva per il controllo del fenomeno della ludopatia, ma addirittura che lo favorisca. Se poi consideriamo che online si possono praticare tutti i giochi, allora appare evidente l’inutilità di un tale intervento. Lo stesso vale per quanto riportato nella circolare della Regione Lazio”.

Lo sottolinea Domenico Distante, presidente dell'associazione Sapar, a proposito della circolare di chiarimenti in merito alla legge sul gioco in vigore dal 13 gennaio inviata dalla Regione Lazio qualche giorno fa agli operatori del settore, con una serie di prescrizioni volte “a interrompere l’eventuale l’immersione compulsiva nel gioco” attraverso orologi, sistemi di diffusione sonora e cartelli informativi da installare nelle sale.

Non saranno certo orologi o sirene ad impedire il gioco compulsivo, ma piuttosto la preparazione e l’intervento del personale addetto, formato proprio per impedire eccessi di qualsiasi tipo. Insomma una imposizione di nuovi ed inutili costi, con pochissimo tempo per mettersi in regola. Spero che le autorità addette ai controlli diano il tempo necessario alle aziende per adeguarsi a quanto previsto dalla circolare, evitando sanzioni che nel caso sarebbero subito impugnate e portate in Tribunale”, afferma ancora Distante.

Di fondo c’è sempre il problema della scarsa conoscenza del settore che porta a fare confusione, come anche nel caso della Regione Lazio che ha emanato una serie di misure che equiparano i comma 6 ai comma 7. Come più antica associazione dedicata al settore degli apparecchi con e senza vincite in denaro ed in particolare delle piccole e medie imprese di gestione, saremo sempre in prima linea per tutelare i diritti di imprese e persone che hanno un ruolo fondamentale in una offerta di gioco pubblico sicura, trasparente e controllata”.

 

 

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