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Consiglio di Stato: 'Ordinanza gioco Formia, confermati i poteri del sindaco'

19 dicembre 2022 - 17:59

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso del Comune di Formia (Lt) e riforma sentenza del Tar Lazio che aveva bocciato l'ordinanza sindacale sui limiti orari al gioco.

Scritto da Fm
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“La previsione di una limitazione oraria mira inequivocabilmente a contrastare il fenomeno della ludopatia, inteso come disturbo psichico che induce l’individuo a concentrare ogni suo interesse sul gioco, in maniera ossessiva e compulsiva, con ovvie ricadute sul piano familiare e professionale, nonché con l’innegabile dispersione del patrimonio personale”.

Così recita la sentenza con cui il Consiglio di Stato accoglie il ricorso proposto dal Comune di Formia (Lt) per la riforma della sentenza del Tar Lazio che nel 2015 aveva accolto il ricorso di una sala giochi e bocciato l'ordinanza oraria varata dall'allora sindaco della cittadina.

I giudici del Consiglio di Stato evidenziano: “La deliberazione del consiglio comunale di Formia n. 69 del 29 settembre 2014 e l’ordinanza del sindaco di Formia n. 72 dell’8 ottobre 2014 non risentono, sul piano della legittimità, delle modifiche legislative apportate dall’art. 6 della legge regionale n. 16 del 2022 alla normativa in vigore all’epoca della loro adozione.
In ogni caso, per completezza, va rilevato che l’art. 11-bis della legge regionale n. 5 del 2013, anche dopo le modifiche sopravvenute, non esclude la discrezionalità dell’amministrazione comunale in sede di determinazione delle fasce orarie”.

La sentenza quindi rimarca che “nel caso di specie, la determinazione del Comune di Formia si è basata su un’adeguata istruttoria (come si è già veduto, i provvedimenti si fondano sui dati del Sert locale e su quelli della Unità operativa complessa salute mentale in relazione alle attività clinico assistenziali svolte a beneficio dei soggetti affetti da ludopatia, che evidenziano una crescita esponenziale del fenomeno) e su una equilibrata ponderazione dei plurimi interessi in gioco, senza mortificare l’iniziativa economica dei soggetti coinvolti: mediante la riduzione degli orari, viene limitata l’offerta di gioco senza, tuttavia, sacrificare eccessivamente l’interesse dei privati gestori delle sale da gioco, i quali possono usufruire di un’ampia fascia oraria per l’apertura al pubblico dell’esercizio (dalle ore 10 alle ore 20)”. 

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