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Distanziometro a Marlengo (Bz), Tar: 'Rigetto autorizzazione a sala Vlt sospeso fino a camera di consiglio'

07 agosto 2023 - 11:29

Il Tar Bolzano accoglie l'istanza cautelare presentata da una sala Vlt di Marlengo (Bolzano), il commento dell'avvocato Geronimo Cardia.

Scritto da Amr
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Premesso che "si controverte in ordine al (mancato) rispetto delle distanze della sala dedicata de qua da un sito sensibile e alle relative conseguenze in ordine al rilascio del titolo autorizzatorio, questioni sulle quali questo Tribunale si è già più volte pronunciato", nell'immediato, "trattandosi di un provvedimento che vieta la prosecuzione dell’attività, la cui esecuzione si traduce di fatto nella chiusura di un’attività economica, con evidenti riflessi anche in termini di perdita di avviamento e posti di lavoro", si ritiene che "ricorrano, dal lato di parte ricorrente, sulla base di una valutazione comparativa dei contrapposti interessi, i caratteri di estrema gravità ed urgenza, in termini di irreparabilità, tali da giustificare l’accoglimento dell’istanza cautelare ai fini della sospensione dell’esecuzione (e degli effetti) del provvedimento impugnato".

Con queste motivazioni, il Tar Bolzano ha con un decreto accolto l’istanza cautelare e dunque sospeso, sino all'esito della camera di consiglio fissata per il 12 settembre, l'efficacia dell'atto con cui il Comune di Marlengo aveva vietato la prosecuzione dell'attività di una sala Vlt, imponendo la sua definitiva chiusura, come pure della deliberazione della Giunta provinciale del 2018 che, "quando entrata in vigore in data 20.5.2018 successivamente al rilascio della licenza del ricorrente, ha nei fatti aggiunto nuove tipologie di luoghi sensibili che sono andate a sommarsi alle quelle già previste dalla preesistente normativa".

IL COMMENTO DELL'AVVOCATO CARDIA - In attesa della camera di consiglio, l'avvocato Geronimo Cardia, che difende la sala Vlt, commenta: " In questo caso oltre ai temi dell’effetto espulsivo del distanziometro provinciale ci sono altri temi specifici che andrebbero risolti a livello nazionale. Ad esempio c’è il tema della necessaria verifica in concreto dell’esistenza di tutela per determinate tipologie di luoghi definiti sensibili. C’è poi il tema della necessità della verifica di quale attività in concreto venga svolta in un punto. C’è il tema di cosa accade se un punto riconducibile ad un luogo dalla natura sensibile apra dopo che si sia installato un punto di gioco. Insomma intanto con il decreto cautelare si mettono in salvo l’attività, i lavoratori, il gettito erariale ed il presidio di legalità su quel territorio. Ma a settembre si riproporrà il tema con la camera di consiglio per la discussione della cautelare in sede collegiale".

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