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Giocate non versate all'Erario, sequestro da 4,7 milioni a gestore slot di Varese

03 giugno 2024 - 09:41

La Guardia di finanza di Varese sequestra 4.761.000 euro, pari alle giocate non versate all'Erario bensì illecitamente incassate da indagati per reati contro la Pubblica amministrazione e fallimentari.

Scritto da Redazione
© Guardia di finanza - Sito ufficiale

© Guardia di finanza - Sito ufficiale

Ammonta a 4.761.000 euro il valore totale dei beni sequestrati preventivamente dalla Guardia di Finanza di Varese, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese, nei confronti di due persone, colpite anche da divieto di esercitare attività d’impresa ovvero di rivestire uffici direttivi di persone giuridiche per 12 mesi per giocate non versate all'Erario.

L’indagine – denominata Easy slot - trae origine dalla denuncia presentata alla Procura di Varese da un concessionario di gioco “nei confronti di un gestore responsabile dello 'scassettamento' delle sale slot in ordine alle ipotesi di reato di peculato e appropriazione indebita per il mancato versamento del Preu e per l'indebita appropriazione del fondo cassa, conservato all'interno delle macchinette Awp” collegate alla rete telematica dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, si legge in un comunicato diramato dalle Fiamme gialle.

 

A seguito delle risultanze investigative emerse dalle prime indagini svolte dai finanzieri, è stato eseguito un decreto di perquisizione locale e personale che coinvolgeva 10 persone fisiche e sei società.

“Dall’analisi della documentazione sequestrata, delle chat rinvenute sui telefoni cellulari, dall’esito degli accertamenti bancari e delle dichiarazioni rese dai soggetti informati sui fatti, era contestata l’esistenza di un sodalizio criminale il quale, mediante la costituzione di alcune società operanti nel settore della raccolta e gestione del gioco, garantiva una continua movimentazione di denaro a fronte di operazioni commerciali di prestazioni di servizio e compravendita di aziende di fatto inesistenti.

Tra l'altro, nel corso delle perquisizioni, si procedeva al sequestro probatorio di monete per complessivi 201.000 euro, relativi alla sottrazione illecita dei fondi detenuti all'interno degli apparecchi slot”, rende noto la Guardia di finanza.

Inoltre, nel corso delle indagini, le Fiamme gialle hanno approfondito diverse Segnalazioni per operazioni sospette le quali “evidenziavano continue movimentazioni bancarie 'giustificate' da numerose fatture per operazioni inesistenti volte a svuotare il reticolo di società costituito dal sodalizio criminale per autoriciclare il denaro sottratto alle slot che avevano in gestione”.

Pertanto, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Varese ha disposto, su proposta della Procura della Repubblica di Varese, l’esecuzione della misura cautelare reale del sequestro preventivo nonché la misura interdittiva per due dei 7 indagati.

A tal proposito, “l'esecuzione della misura interdittiva è stata resa effettiva tramite notifica a Unioncamere, ente pubblico di riordino delle Camere di commercio, industria, agricoltura e artigianato, in modo tale da renderla efficace su tutto il territorio nazionale, in considerazione che gli interdetti hanno sempre operato, e continuano ad operare, nel settore del gioco d'azzardo, servendosi di una miriade di società, che accumulano sistematicamente debiti verso terzi e in particolar modo nei confronti dell'Erario, e poi sono spogliate dei principali asset per essere portate al fallimento da prestanome vari”.

 

Il sequestro preventivo riguarda “31 rapporti bancari e finanziari (con relativo blocco dei saldi contabili), denaro contante rinvenuto presso le abitazioni con l’ausilio di unità cinofile 'cash dog' dei soggetti destinatari di misura, due immobili siti nella provincia di Varese e le quote relative alla proprietà di due società, una delle quali proprietaria di due fabbricati commerciali e tre terreni agricoli ed edificabili”, si legge ancora nella nota della Finanza. “A fronte di tali ipotesi di reato l'Autorità giudiziaria ha disposto contestualmente la notifica agli indagati, 7 persone fisiche e una persona giuridica, della conclusione delle indagini preliminari per i reati di peculato, appropriazione indebita, dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, autoriciclaggio, truffa ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta e illecito amministrativo dipendente da reato contestato alla società implicata nelle indagini.

Per le condotte illecite al vaglio della competente Autorità giudiziaria, sulla base del principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna, a cui seguirebbe obbligatoriamente la confisca del profitto dei reati allo stato accertati”.

A Campobasso invece il questore Tatarelli ha emesso nei giorni scorsi un provvedimento di sospensione della licenza di una sala scommesse del centro della città. Il provvedimento è avvenuto come conseguenza dei numerosi interventi della squadra volante di Polizia e dei Carabinieri che hanno accertato come l’esercizio commerciale fosse ritrovo abituale di soggetti con precedenti penali. La comprovata situazione di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica ha indotto il questore ad adottare il provvedimento di chiusura per la durata di 15 giorni.



 

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