Legge gioco Lombardia, As.tro: 'No ad applicazione distorta'
Erronea interpretazione della legge sul gioco della Lombardia, As.tro invita iscritti a segnalare avvisi dei Comuni a dismettere apparecchi da marzo 2022.
Scritto da Redazione
“Come noto, nelle Faq pubblicate sul sito della Regione Lombardia è riportata un’erronea interpretazione dell’art. 5 della legge regionale 8/2013. Infatti, secondo tale interpretazione, laddove la norma (al comma 1 ter, lettera a) stabilisce che il rinnovo del contratto tra esercente e concessionario è equiparato a nuova installazione (ai fini dell’applicazione del distanziometro), con la parola 'concessionario' deve intendersi il 'gestore'. Sulla base di ciò, alcuni Comuni stanno indebitamente intimando agli esercenti (mediante avvisi verbali della Polizia municipale o specifici avvisi scritti - come avvenuto per il Comune di Garbagnate) di dismettere gli apparecchi a partire dal mese di marzo 2022, in coincidenza, per l’appunto, con la scadenza dei contratti intercorrenti tra esercenti e gestori”.
A scriverlo, in una nota, è l'associazione As.tro.
“Bisogna inoltre tener conto che, anche per ciò che attiene il contratto esercente/concessionario (inteso nel senso corretto), le concessioni in essere, a prescindere da prossimi specifici interventi del Governo, sono comunque prorogate, in virtù dell’art. 103, comma 2, del DL 18/2020, per i novanta giorni successivi alla scadenza dello stato di emergenza che, al momento, è fissata al 31 marzo 2022.
Occorre pertanto prevenire le gravi conseguenze che deriverebbero da una distorta applicazione delle norme”, sottolinea As.tro, invitando i propri iscritti “che hanno ricevuto o riceveranno intimazioni di tale natura, da parte degli agenti di Polizia municipale o da parte dei Comuni, di informare immediatamente l’associazione, in modo che si possano intraprendere le opportune iniziative”.