skin

Piemonte, Giunta: 'Ddl Omnibus, no a retroattività della legge sul gioco'

17 giugno 2020 - 10:03

Gli assessori del Piemonte Carosso, Poggio, Ricca, Tronzano presentano emendamento al Ddl Omnibus per eliminare retroattività della legge sul gioco. Opposizioni critiche.

Scritto da Fm
Piemonte, Giunta: 'Ddl Omnibus, no a retroattività della legge sul gioco'

“Eliminazione della retroattività della legge regionale n° 9 del 2 maggio del 2016, per la salvaguardia dell'occupazione e delle imprese già operanti sul territorio piemontese”.

È questo l'obiettivo dell'emendamento al Ddl Omnibus, in discussione in questi giorni al consiglio regionale del Piemonte, presentato dal vice presidente della Regione, Fabio Carosso e dagli assessori Vittoria Poggio (Commercio), Fabrizio Ricca (Sicurezza),  Andrea Tronzano (Sviluppo attività produttive).

Un emendamento che, come precisa a Gioconews.it l'assessore Tronzano, lascia la legge vigente “tale e quale” ma “non vale più per tutti coloro che svolgevano la loro attività prima del 2016 in modo legale e riconosciuto dalla legge dello Stato. Garantiamo la libertà di impresa che era stata negata con la legge del 2016. Prevenzione, contrasto e cura del gioco patologico rimangono”.
 
LE CRITICHE DI LUV - Non ci sta il consigliere Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi. “Dopo lo ‘spara tutto’, una riscrittura della legge sulla caccia che permetterà di sparare liberamente e a più specie animali, oggi scopriamo che la Lega e Cirio hanno depositato un emendamento che liberalizza il gioco d’azzardo e che cancella la migliore legge italiana contro la ludopatia.
Eravamo riusciti a contrastare la piaga della ludopatia – afferma Grimaldi, relatore di maggioranza della Legge per contrastare il gioco patologico – e i dati sono dalla nostra parte: ogni anno si giocano 770 milioni in meno e le perdite sono diminuite del 20 percento (contro il -3% percento italiano). La nostra legge ha letteralmente salvato migliaia di piemontesi da una malattia che costringe intere famiglie sul lastrico. Ma tutto questo alla Lega, evidentemente, non piace”, accusa Grimaldi. “La Lega vuole il Far west, imbavaglia le opposizioni costringendole al silenzio con il contingentamento dei tempi e, con loro, i milioni di piemontesi che ci hanno votato: infine, credendo di farci paura, mette sul tavolo le pistole fumanti pensando di ricattarci e di fare scempio del Piemonte. Noi – conclude Grimaldi – non lo permetteremo. Ai loro fucili risponderemo solo con inchiostro virtuale. Se, con questo gesto, pensavano di aprire una trattativa per farci ritirare le migliaia di emendamenti già presentati si sbagliano di grosso, ne produrremo di più: tanti quante saranno le slot che rimetterebbero nei bar e nelle tabaccherie”.

Pronta la replica di Tronzano alle parole del capogruppo di Luv. “Non torna il Far west perché gli apparecchi nella regione saranno comunque il 35 percento in meno dopo il taglio del numero complessivo varato dalGoverno su tutto il territorio nazionale.
Le slot sono state ridotte da 408 mila a 270 mila”.
 
L'AFFONDO DEI 5 STELLE - Critico anche il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Giorgio Bertola. "Con un colpo di spugna nella legge Omnibus Cirio e la Lega vogliono cancellare la legge regionale sull'azzardo. Dare il via libera alle macchinette mangiasoldi, in questo momento storico, è un'operazione criminale. Le imprese devono ripartire in sicurezza, le famiglie piemontesi gestire lavoro e figli, interi settori economici sono ancora bloccati e qual è la risposta della Regione? Più gioco d'azzardo e via libera alla caccia al merlo, sono questi infatti i principali provvedimenti contenuti nella legge Omnibus in discussione in Consiglio regionale. L'emendamento presentato in queste ore dall'assessore Tronzano cancella, di fatto, i provvedimenti più importanti contenuti nella legge 9/2016. Una norma presa a modello da altre regioni, che ha aiutato molte famiglie piemontesi ad uscire dal tunnel delle ludopatie. Non lo dice il Movimento 5 Stelle piemontese, che ha contribuito a scrivere il testo nella scorsa legislatura, ma lo raccontano i numeri delle analisi condotte da Ires Piemonte (Istituto di ricerca della Regione Piemonte) che fotografano un calo del giro d'affari di circa 500 milioni nel 2018. Cirio e Lega vogliono portare indietro le lancette dell'orologio a quando le lobbies dell'azzardo avevano il campo libero. Non lo permetteremo, stiamo presentando una lunga serie di emendamenti per scongiurare questo pericoloso blitz", conclude Bertola.
 
IL TESTO DELL'EMENDAMENTO - Nel testo che Gioconews ha potuto visionare l'articolo 13 della legge regionale 2 maggio 2016 n°9 viene sostituito dal seguente: "1. Agli esercizi pubblici e commerciali, ai circoli privati, a tutti i locali pubblici o aperti al pubblico, nonché alle sale da gioco o alle sale scommesse, presso cui, alla data del 19 maggio 2016, erano collocati apparecchi per il gioco non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 6. 2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche in caso di mutamento di titolarità, a seguito di cessione o affitto d'azienda o di ramo d'azienda, dei locali in cui sono installati gli apparecchi per il gioco esistenti alla data del 19 maggio 2016".
 

Articoli correlati