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Sala gioco chiusa a Prato, CdS: 'Valutare poteri del Comune'

20 gennaio 2025 - 12:33

Il Consiglio di Stato sospende la chiusura di una sala gioco di Prato decisa dal Comune nonostante avesse l'autorizzazione della Questura. Attesa per il merito.

Scritto da Fm
  © Diana Polekhina / Unsplash

© Diana Polekhina / Unsplash

“La materia del contendere riguarda l’eventuale spettanza in capo al Comune del potere di emettere un provvedimento repressivo nei confronti di un’attività di gioco d’azzardo lecito che abbia già ottenuto dalla Questura la relativa licenza ai sensi dell’art. 88 Tulps; la novità della questione rende necessaria la sua trattazione con l’approfondimento proprio della fase di merito.”

Questo si legge nell'ordinanza con cui il Consiglio di Stato accoglie l’istanza cautelare proposta dal titolare di una sala gioco per l’annullamento ovvero la riforma della sentenza del Tar Toscana che sul finire del 2024 ha confermato la validità di un provvedimento varato dal Comune di Prato per disporre la chiusura dell’attività per la mancata osservanza della distanza minima di 500 metri dai siti sensibili prevista dalla legge regionale vigente.

Per i giudici di Palazzo Spada si “rende necessario sospendere gli effetti della sentenza appellata, tenuto conto del grave danno che è suscettibile di cagionare alla attività imprenditoriale della parte appellante” nelle more “della fissazione dell’udienza di discussione”.

 

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