Violazione limiti orari gioco, CdS: 'Comune non può irrogare sanzioni'
Il Consiglio di Stato dà ragione a un operatore ed evidenzia che un sindaco può limitare gli orari degli apparecchi da gioco ma che le sanzioni amministrative in caso di violazione deve irrogarle la Questura.
Scritto da Fm
“Il sindaco può disciplinare, mediante ordinanza, gli orari di apertura delle sale da gioco, o del funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro, senza che sia attribuito anche il potere di determinare quali sanzioni amministrative debbano infliggersi qualora vengano violate le disposizioni contenute nell’ordinanza sindacale, potendo solo applicare la sanzione prevista dall’art. 7 bis Tuel. La possibilità di disporre la sospensione appartiene all’organo che ha rilasciato l’autorizzazione di polizia cioè la Questura di Vicenza”.
Tale concetto è riportato nella sentenza con cui il Consiglio di Stato ha accolto l'appello presentato da una società per la riforma della sentenza breve del Tar Veneto che aveva respinto il suo ricorso per l’annullamento dell'ordinanza del Comune di Thiene, contenente la sospensione del funzionamento degli apparecchi da gioco per tre giorni a seguito di alcune violazioni dei limiti orari vigenti nella cittadina dal 2015 riscontrate nei mesi di maggio e giugno 2017.
Per i giudici di Palazzo Spada l’appello è fondato: “Il Comune ha facoltà di regolare gli orari di apertura dei locali dove si trovano degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro, di cui all'art. 110, comma 6 lett. b) del Tulps ai sensi dell’art. 50, comma 7, Tuel e tale facoltà è ancora più opportuno esercitare quando di tratta di fissare gli orari di apertura di esercizi che siano autorizzati a tenere al loro interno apparecchi che consentono vincite e che sono particolarmente ricercati da persone che sono esposte agli effetti della ludopatia”, si legge nella sentenza.
“L’inosservanza dell’ordinanza che disponga limitazioni di orario in tal senso ben può essere sanzionata ai sensi dell’art. 7 bis Tuel. Non può, invece, disporsi sulla base di una semplice ordinanza del sindaco anche la sanzione della sospensione dell’attività per un certo tempo”.
Per l'effetto, il Consiglio di Stato in riforma della sentenza impugnata, annulla l'ordinanza del Comune di Thiene che ha disposto la sospensione del funzionamento degli apparecchi da gioco per tre giorni.
Il testo integrale della sentenza è consultabile in allegato.