Sozzi (Romagna Giochi): ‘Necessaria riforma organica del settore senza accelerazioni’
Il consigliere di Romagna Giochi, Riccardo Sozzi, dalla fiera SiGma di Malta guarda con fiducia all’estero ma con grande preoccupazione per l’Italia.
Scritto da Ac
Marsa, Malta - Grande ottimismo sul mercato internazionale ma grande preoccupazione per quanto riguarda l’Italia. Si potrebbe riassumere così la posizione di Riccardo Sozzi, Business development manager di Romagna Giochi, del gruppo Terrabusi, dai padiglioni della fiera SiGma di Malta.
“Quello che vediamo in queste esperienze estere è un grande fermento generale e un’industria che si conferma sempre più dinamica e innovativa e foriera di opportunità. In questo scenario internazionale il nostro gruppo si sta posizionando al meglio attraverso la sua offerta di contenuti con il brand Ne Games, e con la piattaforma tecnologica che attraverso il brand Atomo si sta diffondendo sul mercato globale, essendo già operativa in Ecuador e Guatemala”, spiega il manager a GiocoNews.it
Le note dolenti però arrivano dall’Italia. “Quello che invece più ci preoccupa sono le notizie che arrivano dall’Italia e le prime indiscrezioni trapelate sul bando di gara per le concessioni online. Come hanno ben evidenziato le associazioni di categoria non si può pensare di attuare un riordino ‘a tappe’, bandendo una gara per l’online e lasciando indietro il resto.
Pur comprendendo le esigenze finanziarie dell’Esecutivo, è impensabile definire le nuove regole per il mercato online senza aver prima risolto i problemi normativi e con il territorio. Non solo per ragioni di rischi di cannibalizzazione dell’offerta ma anche e sopratutto in termini di legalità e di tutela dei consumatori. Soprattutto se i criteri con cui si vuole impostare la gara, altamente sfidanti, rischiano di far uscire dal mercato molte piccole e medie imprese oggi attive in Italia. Questo potrebbe provocare delle ricadute sul mercato illegale mentre abbiamo visto in questi anni che quelle che lavorano correttamente e in perfetta compliance sul territorio anche attraverso i Pvr, quando ben gestiti, permettono di rendere l’offerta di gioco legale capillare e diffusa in modo da rispondere alla domanda dei consumatori, garantendo quindi un presidio di sicurezza per lo Stato. Tutto questo non può essere disperso e distrutto e, anzi, dovrebbe essere favorito e tutelato, come può avvenire soltanto attraverso una riforma organica e generale”.