Bosi (Modena): 'Regolamento sul Gap entro un anno'
L'assessore del Comune di Modena, Andrea Bosi, illustra le politiche cittadine in materia di contrasto al Gap, regolamento solo fra un anno.
Dopo l'approvazione della delibera di attuazione del distanziometro inEmilia Romagna i Comuni della Regione dovranno adeguarsi e vietare il gioco a 500 metri dai cosiddetti "luoghi sensibili". E avranno sei mesi di tempo dalla pubblicazione della delibera sul Bollettino ufficiale della Regione per realizzare una mappatura del territorio che individui le sale giochi e le sale scommesse e tutti gli esercizi autorizzati che ospitano apparecchi. Fra loro c'è anche il Comune di Modena, che nel frattempo si è portato avanti, come spiega a Gioconews.it l'assessore al Bilancio Andrea Bosi.
"Attraverso il lavoro dell'ufficio Politiche, sicurezza e legalità, è già partita la georeferenziazione degli apparecchi: tale mappatura viene messa a disposizione della polizia municipale per i controlli, e in futuro verrà utiizzata per stendere il regolamento comunale sul gioco, che non arriverà prima di un anno", sottolinea Bosi.
A Modena dallo scorso aprile vige un'ordinanza che impone limiti orari al funzionamento degli apparecchi che finora ha portato a 15 sanzioni comminate dalla Municipale e ha incassato anche un prima conferma dal Tar Emilia Romagna ma l'impegno dell'amministrazione non si ferma.
Nel frattempo, proseguiranno i controlli della Polizia municipale per verificare il rispetto dell'ordinanza, il lavoro nei Sert e quello delle associazioni che si occupano di Gap, in parallelo con la formazione degli esercenti, peraltro resa obbligatoria dalla legge regionale del 2013.
Bosi poi ci tiene a puntualizzare che il Comune di Modena "non ha mai voluto fare la guerra agli esercizi commerciali che svolgono attività connesse con il gioco" e che l'unico obiettivo è "regolamentare l'utilizzo degli apparecchi per difendere le categorie più deboli", senza criminalizzare nessuno e tantomeno gli operatori che lavorano in modo responsabile, "nella consapevolezza che il gioco è lecito e legale, oltre che una fonte di entrate per lo Stato". A riprova di questo l'amministrazione comunale ha varato la sua ordinanza contro il Gap "solo a seguito di una serie di incontri con i rappresentanti delle categorie", conclude.