Campania, aria di modifica per la legge sul gioco patologico
Sul tavolo delle commissioni competenti del Consiglio della Campania due proposte sul gioco patologico a firma Pd, Udc e Scelta Civica.
Nuova legge per il contrasto al gioco patologico all'orizzonte per la Regione Campania. Dopo l'approvazione, a marzo, di un ordine del giorno che sollecita la Giunta a istituire l'osservatorio sul fenomeno previsto dal Bilancio regionale per il triennio 2016/2018, sono state assegnate alle commissioni Sanità e Politiche sociali due proposte in materia: 'Norme sulla prevenzione e contrasto al fenomeno sociale del gioco d'azzardo', che vede fra i suoi firmatari Vincenzo Alaia (Centro Democratico - Scelta civica) e Maria Ricchiuti (Udc), e ''Norme per la prevenzione, il contrasto e il trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate', a firma di Tommaso Amabile (Pd).
LA PROPOSTA DEL PD - Il testo proposto da Amabile propone le stesse misure di quella di Udc e Scelta Civica - dal distanziometro al numero verde, passando per i gruppi di auto mutuo aiuto, la limitazione della pubblicità al gioco e le norme sull'Irap - ma aggiunge l'istituzione di un'unità operativa specializzata nel trattamento del Gap in ogni azienda sanitaria locale, l'utilizzo dei profitti in denaro derivanti dalla lotta al fenomeno per finanziare progetti di sensibilizzazione sul tema. E' inoltre prevista l'attivazione dell'osservatorio regionale con un comitato scientifico composto da tre esperti riconosciuti nel mondo scientifico, accademico e del sistema di contrasto delle dipendenze, individuati fra i componenti dell'osservatorio, a titolo gratuito. Infine, nell'articolo 9 è proposta da parte della Regione Campania la promozione "presso le organizzazioni sindacali e le associazione datoriali di un accordo per la tutela e il mantenimento del posto di lavoro per la fruzione del congedo in aspettativa nel caso di dipendenti sottoposti al trattamento delle dipendenze Gap". Gli interventi previsti dalla legge "saranno finanziati attraverso risorse del Fondo sanitario regionale e del Fondo regionale per le politiche sociali, le risorse nazionali trasferite per finalità coerenti con la presente legge, da risorse derivanti da finanziamenti dell'Unione Europea e i contributi provenienti da atti di liberalità, da fondazioni o altre forme di natura privata, quali lasciti o donazioni o comunque nond a soggetti in conflitto d'interesse con la finalità della legge".