Cdm impugna leggi di Lazio e Friuli, salve le norme sul gioco
Il Consiglio dei ministri rileva l'incostituzionalità di alcuni articoli dell'Assestamento di bilancio 2021-2023 del Friuli e della legge di Stabilità del Lazio, ma non di quelli sul gioco.
Possono tirare un sospiro di sollievo gli operatori di gioco del Lazio e del Friuli Venezia Giulia, messi in allarme nelle scorse ore dalla decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare alcune delle normative approvate di recente e comprensive anche di misure per il settore.
Nello specifico, a finire sotto la lente del Governo sono state la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 13 del 06/08/2021 “Assestamento del bilancio per gli anni 2021-2023 ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26”, in quanto talune disposizioni regionali in materia di concessioni idroelettriche, ponendosi in contrasto con la normativa europea, violano l’articolo 117, primo comma, secondo comma, lettera e), e terzo comma della Costituzione, e la legge della Regione Lazio n. 14 del 11/08/2021 “Disposizioni collegate alla legge di Stabilità regionale 2021 e modifiche di leggi regionali”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea, violano gli articoli 9, 41, 97 e 117, primo comma, secondo comma, lettere e) e s) e terzo comma della Costituzione, nonché il principio di leale collaborazione.