Distante: 'Regione Puglia apporti correttivi a legge su Gap'
Domenico Distante, presidente delegazione Sapar Puglia, auspica una modifica della legge regionale sul gioco patologico.
"Le proposte enunciate da esponenti delle forze politiche del nuovo Governo in materia di contrasto al gioco patologico focalizzano l’attenzione su provvedimenti che nel settore delle macchine da intrattenimento (Awp) sono obsoleti rispetto all’avvento delle nuove tecnologie. L’introduzione del cosiddetto 'distanziometro' delle sale da gioco, che sembra sia diventato il cavallo di battaglia nella confusa legiferazione in molte regioni ed enti locali, è un elemento dissuasivo per nulla efficace, la cui deterrenza viene annullata dalle innumerevoli forme di gioco online, che non conoscono distanze ma che alimentano anche la diffusione della illegalità". Lo afferma il presidente della delegazione Puglia della Sapar, Domenico Distante, nel commentare la presa di posizione della Consulta nazionale antiusurasulle proposte di legge sul gioco del M5S. .
"Siamo concordi con quanto afferma Attilio Simeone (presidente del Cartello Insieme contro l'azzardo Ndr), quando fa riferimento a leggi, confuse e superficiali che non affrontano il fenomeno in tutta la sua complessità. Al riguardo è sufficiente soffermarsi sulla conferenza unificata Stato-Regione del 2017 che nel settembre dello scorso anno ha tracciato le linee guida per una normativa omogenea sul territorio nazionale ma la cui attuazione è subordinata al varo di un decreto legge (atteso da ottobre del 2017) da parte del Governo. Capitolo più delicato quello del sovraindebitamento delle famiglie che non può in alcun modo essere ricondotto alla pratica del gioco che pur essendo potenzialmente una concausa (da dimostrare) evidenzia come tali patologie non hanno ancora trovato una adeguata considerazione nell’ambito del Ssn, semmai affidata ad associazioni di volontariato beneficiarie di fondi pubblici. Vale anche una considerazione finale che Sapar rivolge al presidente della Consulta monsignor Alberto D’Urso e che Sapar pone come elemento aggiuntivo di riflessione: dove non c’è il gioco legale esiste quello illegale, gestito quello si da organizzazioni malavitose il cui rapido diffondersi esula da controlli e verifiche.