Gioacchini (As.Tro): 'Marche, con nuova legge escluse 98% delle sale'
Il vice presidente As.Tro, Paolo Gioacchini, evidenzia i pilastri che devono guidare gli amministratori marchigiani in materia di gioco.
Scritto da Sara Michelucci
Ancona - "Ritengo questa giornata molto importante per fare luce su un settore strategico dal punto di vista erariale, di presidio della legalità e sociale". Lo sottolinea Paolo Gioacchini, vice presidente As.tro – Confindustria sit, responsabile per le Marche dell’associazione, nel suo intervento alla conferenza stampa durante la quale, assieme con il rappresentante locale di Sapar e altri imprenditori, spiega quali potrebbero essere gli effetti per il settore dell'approvazione da parte del consiglio regionale della legge sul gioco.
"Il confronto con la Regione c'è stato, anche se nell'ultimo periodo si è interrotto e non ci è stato possibile esprimere le nostre ragioni. Dal punto di vista occupazionale nelle Marche sono circa 10.500 le persone occupate. Informazione, formazione e prevenzione sono i tre pilastri principali su cui bisogna basare l'azione nel settore. Il testo di legge regionale ha colto questi aspetti, ma ci sono dei punti che non sono stati presi in considerazione e punti di criticità. Il testo, che con tutta probabilità verrà votato il 31 gennaio, prevede un distanziometro molto stringente: 500 metri dai luoghi sensibili.
E' stata poi prevista una fascia oraria massima di dodici ore di accensione e poi, entro il 31 dicembre 2019, anche le attività preesistenti dovranno adeguarsi alle nuove norne. Abbiamo stabilito che l'esclusione delle sale sul territorio sarebbe del 98 percento con tali distanze. Inoltre è previsto il totale divieto della pubblicità sul gioco".
Gioacchini ricorda inoltre che "come associazione abbiamo condiviso la necessità di una riduzione dell'offerta di gioco sul territorio e questo non va dimenticato. Non è possibile però che ci sia una legislazione a macchia di leopardo che sta portando all'estirpazione non del gioco d'azzardo tout court, ma del gioco lecito e controllato sul territorio. Non va dimenticato che tra le conseguenze c'è la notevole crescita del gioco illecito".
I DATI SULLE MARCHE - Quaranta aziende di gestione di apparecchi da gioco lecito censite nell'elenco dell'Agenzia delle dogane e dei Monopoli con una base occupazionale di 250 addetti, 138 sale dedicate attive sul territorio con base occupazionale di 900 addetti, 135 sale scommesse con 800 addetti, con un indotto economico-commerciale abbinato al funzionamento degli apparecchi da gioco lecito, determinante per la sopravvivenza dei 2231 esercizi generalisti. circa 10.500 posizioni lavorative sono occupate nel gioco. Questi sono i dati, resi noti durante l'incontro, e che danno 'le misure' dell'industria del gioco nelle Marche.