Minardo (Lega): 'Ristori e Cig per categorie dimenticate, gioco incluso'
Il deputato Nino Minardo (Lega) chiede al Governo un nuovo slancio nel risolvere le situazioni 'dimenticate' in materia di Cig e ristori, a cominciare dalle sale gioco.
"Premetto che il 'gioco' quando si trasforma in ludopatia o in estremo azzardo è uno dei fenomeni più odiosi che esistano. Ma c'è anche un 'gioco' leggero, sereno e per certi versi gradevole se rimane confinato nei giusti limiti. E questo gioco smuove un'economia legale non indifferente fatta di imprenditori, gestori e onestissimi lavoratori. Tutti completamente dimenticati, accantonati tanto dai provvedimenti di ristoro dell'ultimo anno quanto dal dibattito pubblico. Migliaia di titolari, gestori e dipendenti delle sale slot/giochi autorizzate dalla Questura e dai Monopoli di Stato rimaste chiuse per mesi (e ancora oggi con le saracinesche abbassate), comunque costretti a versare decine di migliaia di euro per tasse, spese correnti e affitti e che hanno ricevuto in ristori circa un decimo di quanto sborsato nell'ultimo anno".
Con un appello che assume ancora maggior peso in vista del varo del primo decreto Sostegni, che manderà in pensione i Dl Ristori e probabilmente anche il meccanismo basato sui codici Ateco, guardando alle perdite reali delle aziende.
Ristori dignitosi e cassa integrazione immediatamente e poi un piano che, in sicurezza sanitaria e pur con limitazioni, consenta la riapertura anche a questa categoria.
La Lega, tra l'altro, non ha firmato cambiali in bianco ma pretende dal nuovo Governo un nuovo slancio nel risolvere le situazioni peggiori e 'dimenticate': le sale giochi (quelle autorizzate e dove lavorano imprenditori e dipendenti onesti che devono fare campare le loro famiglie) sono una priorità. Il mio gruppo parlamentare alla Camera è già stato coinvolto, lo stesso in Senato e lo stesso faranno i deputati della Lega all'Ars. Da lunedì cercheremo e troveremo una soluzione", conclude Minardo.