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Ricerca Iss sul gioco, M5s: 'Usato metodo non scientifico'

18 ottobre 2018 - 13:50

Il M5S annuncia interrogazioni sulla ricerca dell'Istituto superiore di sanità sul gioco, per 'metodo non scientifico e conflitto di interesse'.

Scritto da Redazione
Ricerca Iss sul gioco, M5s: 'Usato metodo non scientifico'

“La ricerca sul gioco d’azzardo che l’Istituto superiore della Sanità ha presentato oggi rappresenta un retaggio della passata legislatura e del passato governo. Compendia gli esempi di un metodo sbagliato che rivela conflitti d’interessi. Una modalità che va archiviata, per procedere a riorganizzare l'indirizzo di tutta la materia su corretti presupposti istituzionali, amministrativi e scientifici”. 


Lo denunciano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri, Massimo Baroni, Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero annunciando interrogazioni a proposito dell'indagine nazionale su gioco e giocatori  presentata dall'Istituto superiore di sanità oggi, 18 ottobre.


“Ci sono conflitti d’interesse e un metodo non scientifico che porta a risultati non validi a livello epidemiologico come molti esperti stanno rilevando” spiegano i parlamentari del Movimento 5 Stelle.
 
“La ricerca è stata appaltata all'esterno, e non svolta direttamente come è nelle prerogative proprie dell'Istituto Superiore di Sanità – spiegano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – è stata  secretata per tanti mesi quanto a metodologia e impianto scientifico. I Monopoli di Stato, oltre a finanziarla ne hanno influenzato l'impianto. Si avverte, infatti, il condizionamento dell'agenzia di Stato che ha ruolo promozionale del consumo. Non si può appaltare, infatti, una ricerca autodefinita 'epidemiologica' (budget di 800mila euro) a una società di marketing privata”.
 

"Inoltre, perché si abbiano risultati attendibili nelle vere indagini epidemiologiche, occorre che le adesioni a partecipare all'approfondimento non scendano al di sotto del 70 percento delle persone convocate. Questo almeno nella letteratura scientifica internazionale e questo avviene, peraltro, nelle indagini consuete del ministero della Salute.
Nel caso della ricerca finanziata dai Monopoli non è stato: hanno aderito meno del 49 percento delle persone invitate. Tanto più che l'adesione stessa era stata incentivata - come avviene per ricerche di mercato - dalla elargizione agli intervistati di buoni spesa da 10 euro! Basta moltiplicare tale somma per le decine di migliaia di questionari e si ha la portata di un impiego non corretto del pubblico denaro”, denunciano i parlamentari del Movimento 5 Stelle.


“Sono molti e diversificati i dubbi  su questa ricerca retaggio del precedente governo e precedente legislatura” continuano i parlamentari.
Dubbi di trasparenza, per l'esclusione della comunità scientifica e del mondo degli operatori che combattono l’azzardopatia dal progetto originario e dallo svolgimento della raccolta, della elaborazione e del commento ai dati”.

 
“Un retaggio della passata legislatura e del passato governo che rappresenta l'esempio di un metodo che decisamente andrà archiviato, per riorganizzare l'indirizzo di tutta la materia su corretti presupposti istituzionali e amministrativi” continuano i parlamentari che presenteranno una interrogazione e un dossier sul caso.
“La priorità va infatti rigorosamente attribuita alla Salute, e su tale campo non possono esservi commistioni tra autorità sanitarie e agenzia dei Monopoli” concludono i parlamentari.
 
 

Ricerca Iss sul gioco, M5s: 'Metodo non scientifico'

Il M5S annuncia interrogazioni sulla ricerca dell'Istituto superiore di sanità sul gioco, per 'metodo non scientifico e conflitto di interesse'.

 

 

La ricerca sul gioco d’azzardo che l’Istituto superiore della Sanità ha presentato oggi rappresenta un retaggio della passata legislatura e del passato governo. Compendia gli esempi di un metodo sbagliato che rivela conflitti d’interessi. Una modalità che va archiviata, per procedere a riorganizzare l'indirizzo di tutta la materia su corretti presupposti istituzionali, amministrativi e scientifici”. 


Lo denunciano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri, Massimo Baroni, Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero annunciando interrogazioni.

Ci sono conflitti d’interesse e un metodo non scientifico che porta a risultati non validi a livello epidemiologico come molti esperti stanno rilevando” spiegano i parlamentari del Movimento 5 Stelle.
 
La ricerca è stata appaltata all'esterno, e non svolta direttamente come è nelle prerogative proprie dell'Istituto Superiore di Sanità – spiegano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – è stata  secretata per tanti mesi quanto a metodologia e impianto scientifico. I Monopoli di Stato, oltre a finanziarla ne hanno influenzato l'impianto. Si avverte, infatti, il condizionamento dell'agenzia di Stato che ha ruolo promozionale del consumo. Non si può appaltare, infatti, una ricerca autodefinita 'epidemiologica' (budget di 800mila euro) a una società di marketing privata”.

 


"Inoltre, perché si abbiano risultati attendibili nelle vere indagini epidemiologiche, occorre che le adesioni a partecipare all'approfondimento non scendano al di sotto del 70 percento delle persone convocate. Questo almeno nella letteratura scientifica internazionale e questo avviene, peraltro, nelle indagini consuete del ministero della Salute.
Nel caso della ricerca finanziata dai Monopoli non è stato: hanno aderito meno del 49 percento delle persone invitate. Tanto più che l'adesione stessa era stata incentivata - come avviene per ricerche di mercato - dalla elargizione agli intervistati di buoni spesa da 10 euro! Basta moltiplicare tale somma per le decine di migliaia di questionari e si ha la portata di un impiego non corretto del pubblico denaro” denunciano i parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Sono molti e diversificati i dubbi  su questa ricerca retaggio del precedente governo e precedente legislatura” continuano i parlamentari.
Dubbi di trasparenza, per l'esclusione della comunità scientifica e del mondo degli operatori che combattono l’azzardopatia dal progetto originario e dallo svolgimento della raccolta, della elaborazione e del commento ai dati”.

Un retaggio della passata legislatura e del passato governo che rappresenta l'esempio di un metodo che decisamente andrà archiviato, per riorganizzare l'indirizzo di tutta la materia su corretti presupposti istituzionali e amministrativi” continuano i parlamentari che presenteranno una interrogazione e un dossier sul caso.
La priorità va infatti rigorosamente attribuita alla Salute, e su tale campo non possono esservi commistioni tra autorità sanitarie e agenzia dei Monopoli” concludono i parlamentari rimarcando questo concetto.

 

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