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Regione Lombardia: 'Bando Safe working, escluse le attività di gioco'

04 settembre 2020 - 13:20

C'è tempo fino al 10 novembre 2020 per aderire al bando 'Safe working - Io riapro sicuro' di Regione Lombardia che amplia i beneficiari ma esclude le attività di gioco.

Scritto da Redazione

Sale da gioco, lotterie, scommesse.
Sono alcune delle categorie espressamente escluse dalla misura 'Safe working - Io riapro sicuro' realizzata dall'assessorato allo Sviluppo economico di Regione Lombardia che si rivolge a tutte le micro e piccole imprese la cui attività era stata sospesa dai provvedimenti delle autorità competenti per l'emergenza sanitaria.


L'iniziativa è attuata in collaborazione con il sistema camerale all'interno dell''Accordo per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo tra Regione Lombardia e Sistema camerale lombardo', e vede Unioncamere come soggetto attuatore e responsabile del procedimento, con uno stanziamento complessivo di circa 16 milioni.

ESITI DEL BANDO AD OGGI - A 90 giorni circa dall'apertura dello sportello sono state approvate 634 domande ammesse e finanziate per un totale di contributi di quasi 2,5 milioni di euro. In dettaglio, le risorse suddivise per territori: a Bergamo 350.000 euro circa, a Brescia 500.000, a Como-Lecco 430.000, a Cremona quasi 40.000, a Mantova più di 83.000 euro, a Milano-Monza-Brianza-Lodi 600.000 circa, a Pavia 50.000 circa, a Sondrio quasi 95.000, a Varese circa 325.000.
 
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO - L'aiuto consiste nella concessione di risorse a fondo perduto fino al 60 percento delle spese ammesse per le piccole imprese e fino al 70 percento delle spese per le micro imprese fino ad un massimo di 25mila euro. L'investimento minimo per accedere al contributo è pari a 1.300 euro.
 
L'ASSESSORE MATTINZOLI: "AIUTI ANCHE A STRUTTURE TURISTICHE" - "Il nostro obiettivo è che le imprese, già duramente provate dalla crisi economica - ha spiegato l'assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli - non abbiano ulteriori spese da sopportare per gli indispensabili protocolli sanitari. Quando abbiamo studiato questo provvedimento nella primavera scorsa non avevamo dati e certezze su quali e quante imprese avrebbero riaperto, quindi aderito al bando. Perciò in un primo tempo abbiamo volutamente tenuto alta l'asticella d'ingresso a 2 mila euro e riservato il provvedimento alle categorie tradizionali, che fanno riferimento all'assessorato allo Sviluppo economico. Per questo la misura è stata costruita modificabile e flessibile: molti purtroppo sono rimasti chiusi. Molti riapriranno ora. In questo scenario più definito a luglio abbiamo perciò abbassato l'asticella d'ingresso a 1300 euro e allargato ad altre attività. Rientrano per esempio, in pieno accordo con l'assessore al Turismo, marketing territoriale e moda, anche le strutture alberghiere, ricettive, le attività d'intrattenimento, artistiche, sale da concerto. In questo modo - ha concluso - è chiara la volontà di non lasciare solo nessuno con l'augurio che tante attività partecipino a questo bando anche in queste ultime settimane di apertura dello sportello".
 
UNIONCAMERE LOMBARDIA: "GRANDE OPPORTUNITÀ PER IMPRESE" - "Con il provvedimento di luglio abbiamo ampliato la platea dei beneficiari - ha dichiarato il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio - al bando 'Safe working' rendendo anche più agevole l'accesso e ci auguriamo che nelle settimane che mancano alla chiusura del bando molte altre imprese si avvarranno di questa opportunità che consente loro di riprendere le attività in piena sicurezza con un contributo economico da parte del sistema camerale lombardo e di Regione".
 
SPESE AMMISSIBILI - Il bando "Safe working - Io riapro sicuro" prevede un contributo per gli interventi necessari alla ripresa in sicurezza delle attività da parte delle imprese. Sono comprese le spese riguardanti macchinari e attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali e apparecchi di purificazione dell'aria. Sono ammessi interventi strutturali per il distanziamento sociale all'interno dei locali, strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all'interno e all'esterno dei locali d'esercizio, nonché l'acquisto di termoscanner, strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti, dispositivi di protezione individuale come mascherine, guanti, occhiali.
 
LA SCADENZA - Le domande dovranno pervenire entro il 10 novembre 2020.
 

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