Umbria, per commissione inchiesta su criminalità e dipendenze è “emergenza per volumi gioco”
L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha preso atto, durante i lavori di questa mattina, della relazione per l'anno 2014 della Commissione d'inchiesta ‘Analisi dei fenomeni di criminalità organizzata e tossicodipendenze’, illustrata in Aula dal presidente dell'organismo consiliare, Paolo Brutti, che ne ha sintetizzato i contenuti mettendo in evidenza che due sono i problemi su cui si sono focalizzati i lavori della Commissione: la droga, “la dimensione e l’estensione del consumo e dello spaccio di sostanze illecite in Umbria, specie a Perugia, è di una vastità allarmante” e la ludopatia, “una dipendenza con gravissime ricadute, associata a rilevanti contiguità tra sale da gioco e organizzazioni malavitose”.
“In Umbria – ha affermato Brutti - il gioco d’azzardo legale muove ingenti somme di capitali. Secondo una ricerca effettuata da Auser e da Libera un anziano su tre è a rischio di dipendenza, la metà degli anziani gioca regolarmente, ma la febbre contagia tutti. Dai dati della Guardia di Finanza le sole giocate elettroniche superano i 2 milioni di euro al giorno, nel periodo gennaio-giugno 2013 gli incassi sono stati pari a oltre 200 milioni per le newslot e oltre 65 milioni per le video lotterie. A Perugia sono attive 14 sale dove si gioca con le video lotterie e circa 70 ce ne sono in provincia”.