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Giorgetti (Mef): 'Tutela gioco legale, centrale ruolo di Adm e Gdf'

01 settembre 2023 - 09:12

Nell'atto di indirizzo sull'attività delle agenzie fiscali a firma di Giancarlo Giorgetti (Mef) focus sui compiti dell'Agenzia dogane e monopoli e della Guardia di finanza, centrali per il riordino del gioco.

Scritto da Redazione
 © Giancarlo Giorgetti - Pagina Facebook

© Giancarlo Giorgetti - Pagina Facebook

Si parla anche di regolamentazione del gioco ed attività dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e della Guardia di finanza a tutela di quello legale, nell'Atto di indirizzo concernente gli sviluppi della politica fiscale, le linee generali e gli obiettivi della gestione tributaria, le grandezze finanziarie e le altre condizioni nelle quali si sviluppa l’attività delle agenzie fiscali presentato dal ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e appena pubblicato sul sito della Camera dei deputati.

Un atto un po' "datato" - è stato trasmesso al Presidenza del Consiglio a maggio - ma che torna d'attualità in vista dei prossimi passi del Governo per l'attuazione della legge delega per la riforma fiscale e con essa del riordino del gioco pubblico.

Solo poche ore fa il vice ministro all'Economia e alle finanze, Maurizio Leo, ha sollecitato i coordinatori delle tredici commissioni che stanno lavorando alle proposte da cui prenderanno forma definitiva i decreti attuativi della riforma fiscale a "concludere i lavori entro il 20 settembre", nell'ottica di dare la priorità a quelli a "costo zero".

Una decisione che la dice lunga sulla volontà dell'Esecutivo di "fare presto" (e bene) e che fa ben sperare anche gli operatori del gioco, viste anche le voci circolate nei giorni scorsi a proposito del lancio del nuovo bando per l'online, con l'obiettivo di trovare fondi per coprire parte della prossima Manovra di bilancio. Con ipotesi che hanno acceso il confronto all'interno del comparto e portato a ribadire quanto sia necessario valorizzare il più possibile lo strumento del riordino.

Un riordino nel quale sarà compreso anche la programmazione dei controlli, in virtù di un emendamento presentato dal Governo al disegno di legge delega e approvato dalla commissione Finanze della Camera che prevede una stretta concertazione degli interventi fra Agenzia delle dogane e dei monopoli e della Guardia di finanza. 

Nel testo dell'atto di indirizzo firmato da Giorgetti si legge: “Con il disegno di legge delega, approvato il 16 marzo 2023 dal Consiglio dei ministri, il Governo ha avviato un percorso di riforma complessiva del sistema fiscale che dovrà accompagnare l'attuazione del PNRR. La riforma si articola in quattro parti: definizione delle tempistiche e dei principi generali, inclusa la revisione dello Statuto dei diritti del Contribuente; interventi in materia di tributi diretti e indiretti, nonché in materia di giochi; riforma dei procedimenti dichiarativi, accertativi, di riscossione e del contenzioso, inclusa la ridefinizione delle sanzioni amministrative e penali; adozione di testi unici e codificazione”.

 

Focalizzando l'attenzione sulla “legalità negli ambiti di competenza”, l'atto di indirizzo evidenzia che “rilevano in particolare le azioni finalizzate a presidiare le esigenze di legalità negli ambiti di intervento dell'Amministrazione finanziaria, con particolare riguardo alle operazioni doganali e al settore dei giochi pubblici, comprese quelle dirette a contrastare fenomeni criminali connessi” e che in particolare, “tenuto conto e in attuazione delle misure adottate dal Governo per contrastare la duplice emergenza derivante dall'epidemia da Covid-19 e dal conflitto russo-ucraine”, fra gli obiettivi perseguiti ci sarà anche quello di “elevare la qualità dell'offerta dei giochi pubblici e assicurare un ambiente di gioco sicuro, combattendo quello illegale, proteggendo i soggetti vulnerabili e ponendo particolare riguardo alle attività sul divieto di gioco da parte dei minori”.

 

Ricordando l'operato dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli invece si sottolinea che “l'Agenzia favorisce la crescita economica facilitando la circolazione delle merci negli· scambi internazionali e adotta iniziative volte a contrastare l'evasione fiscale, le· frodi e gli illeciti extratributari negli ambiti di competenza ad essa attribuiti dalle norme primarie. Inoltre, assicura un'azione di presidio nel settore dei giochi e dei tabacchi con una concomitante azione di contrasto al gioco illegale”.

Per questo settore in particolare l'Agenzia si impegna a: “promuovere attività di studio e analisi per la formulazione di proposte normative e contribuire alla realizzazione di una riforma complessiva del gioco pubblico in modo da assicurare, a invarianza di gettito erariale, l'eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d'azzardo, e contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell'erario. A tali fini, l'Agenzia fornirà al Ministero il supporto tecnico necessario per la regolamentazione del settore dei giochi, anche attraverso la conoscenza delle abitudini di gioco della popolazione,. nella prospettiva di efficientare e razionalizzare gli strumenti di contrasto al gioco patologico e aumentare il livello di sicurezza e le possibilità di controllo della rete del gioco pubblico anche online; ottimizzare in modo più efficace il contrasto al gioco illegale anche mediante la conclusione, entro i termini previsti dalle norme primarie, delle procedure ad evidenza pubblica per l'assegnazione delle nuove concessioni per la raccolta dei giochi che possano tenere conto di una distribuzione territoriale omogenea dei locali in cui avviene la raccolta legale; rafforzare l'attività di contrasto e repressione del gioco illegale, tramite il coinvolgimento del Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale (Co.Pre.Gi.), anche attraverso l'utilizzo delle operazioni di gioco di cui all'art. 29 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 e lo sviluppo di banche dati qualitative in grado di fornire indici di rischio degli operatori e consolidando ia collaborazione con le istituzioni competenti in materia di antiriciclaggio e flussi finanziari; rafforzare, anche in cooperazione con le Forze dell'ordine e con le altre Amministrazioni competenti, l'attività di controllo sul divieto di gioco ai minori con riferimento sia al controllo sugli ingressi negli esercizi sia sull'accesso al gioco da remoto”.

Quanto alla Guardia di finanza, in relazione allo svolgimento di ogni altra attività prevista da disposizioni normative, si legge ancora nel documento, “quale naturale interlocutore della Procura europea, rivolgerà la propria azione a tutela degli interessi finanziari unionali contrastando il contrabbando, anche di tabacchi lavorati esteri, le altre frodi nel settore doganale e i traffici illeciti internazionali. In tali ambiti e nei settori delle accise e del gioco pubblico, rafforzerà le sinergie con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Inoltre, quale parte integrante dell'Amministrazione doganale italiana, amplierà e valorizzerà ulteriormente il patrimonio informativo a disposizione, in funzione dell'elaborazione di analisi di rischio volte a consolidare i livelli di sicurezza e di competitività del sistema doganale italiano, garantendo, al contempo, un efficace presidio contro i traffici illeciti transnazionali, anche attraverso controlli sulla circolazione delle merci, dei prodotti sottoposti ad accisa e degli oli lubrificanti, comparti, questi ultimi, in cui rivolgerà una particolare attenzione alle infiltrazioni della criminalità economica ed organizzata. Inoltre, in qualità di autorità nazionale competente per i controlli doganali sul commercio internazionale della fauna e della flora minacciate di estinzione, intensificherà i rapporti di collaborazione con i competenti Organi collaterali esteri, con le Agenzie preposte alla cooperazione e con le Amministrazioni responsabili dell'attuazione della specifica disciplina. In materia di gioco pubblico, oltre alla verifica del corretto adempimento delle prescrizioni di carattere fiscale, garantirà un costante presidio anche ai fini antiriciclaggio, al fine di scongiurare il reimpiego di proventi illeciti nel settore nonché il contrasto, anche in tale ambito, di ogni forma di infiltrazione della criminalità economica ed organizzata”.

 


 

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