“Crediamo di poter dare un contributo importante alla discussione intrapresa, potendo aiutare a delineare un quadro preciso delle diverse criticità del settore. Le Regioni e le amministrazioni locali aderenti ad Avviso pubblico (oltre 500 comuni e 11 regioni) negli ultimi anni hanno, infatti, intensificato il proprio impegno, tanto sul fronte del contrasto al disturbo da gioco d’azzardo patologico che nell’ambito della prevenzione e contrasto alle infiltrazioni mafiose, chiedendo sostegno qualificato ad Avviso pubblico nell’organizzazione di percorsi formativi ad amministratori locali e personale della Pubblica amministrazione, compresa la Polizia locale”.
A dirlo è Roberto Montà, presidente di Avviso pubblico, che così motiva l'invio di una lettera all’attenzione del presidente e dei senatori che fanno parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, per chiedere un confronto con i suoi membri sulla legge delega di riordino del settore, “appuntamento irrinunciabile e non più procrastinabile per il nostro Paese”, come affermato nelle scorse ore anche dal sottosegretario all'Economia e alle finanze con delega ai giochi, Federico Freni.
“Questa esperienza ci ha permesso di provare ad individuare nuove strade da seguire, in grado di tutelare due interessi solo apparentemente inconciliabili: la salute pubblica da un lato e il comparto legale del gioco d’azzardo dall’altra. Per questo ci piacerebbe avere la possibilità di essere auditi dalla Commissione, i cui lavori seguiamo con particolare attenzione”, conclude il presidente Montà.
Lavori sui quali, come noto, ora “pesa” la crisi di Governo ad oggi in corso, dopo le dimissioni annunciate dal premier Mario Draghi - ma respinte dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della quale si potrà
conoscere l'esito mercoledì prossimo, il 20 luglio, quando Draghi riferirà alle Camere.
IL TESTO DELLA LETTERA - “Gentili senatori, Avviso pubblico è un’associazione che dal 1996 ad oggi ha messo in rete oltre 500 Enti locali e 11 Regioni, i cui amministratori, appartenenti a tutte le forze politiche, hanno deciso di impegnarsi concretamente per promuovere la cultura della legalità, della trasparenza e della cittadinanza responsabile, quali strumenti di prevenzione e contrasto alle mafie e alla corruzione.
La nostra associazione dedica da diversi anni una particolare attenzione al tema del gioco d’azzardo. Tramite il proprio Osservatorio parlamentare, infatti, Avviso pubblico monitora costantemente tutti i complessi fenomeni connessi, ivi compresi gli enormi interessi della criminalità organizzata.
Le Regioni e le amministrazioni locali negli ultimi anni hanno intensificato il proprio impegno, tanto sul fronte del contrasto al disturbo da gioco d’azzardo che nell’ambito della prevenzione e contrasto alle infiltrazioni mafiose, chiedendo sostegno qualificato ad Avviso pubblico nell’organizzazione di percorsi formativi ad amministratori locali e personale della Pubblica amministrazione, compresa la Polizia locale.
Recentemente abbiamo pubblicato un nuovo libro che analizza il fenomeno anche in relazione agli effetti innescati dalla pandemia, la cui prefazione è stata curata dal Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho.
Sul tema siamo stati inoltre auditi, lo scorso mese di agosto, dal IV Comitato della Commissione antimafia, coordinato dal senatore Giovanni Endrizzi, tra i vice presidenti della Commissione.
La presente è per richiedere la possibilità che Avviso pubblico venga audita dalla Commissione di cui lei fa parte, i cui lavori seguiamo con particolare attenzione, per offrirvi il nostro contributo.
Riteniamo che il nostro apporto all’importante discussione intrapresa in seno alla Commissione possa essere d’aiuto nel delineare un quadro preciso sulle diverse criticità del settore, in particolare sui temi più volte dibattuti nel corso delle precedenti audizioni, tra cui i contenuti della legge delega di riordino del settore, appuntamento irrinunciabile e non più procrastinabile per il nostro Paese, chiamato a risolvere le grandi ambiguità che viviamo da anni sul tema azzardo. Crediamo infatti che vi possa essere una strada percorribile, in grado di tutelare due interessi solo apparentemente inconciliabili: la salute pubblica da un lato e il comparto legale del gioco d’azzardo dall’altra”.