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“Riaprire il dialogo con gli operatori del gioco legale, doppiamente danneggiati nel loro lavoro prima con la legge regionale dedicata poi con gli effetti devastanti della pandemia da Covid che ha imposto per lunghi mesi lo stop alle attività”.
A pronunciare queste parole è Michele Facci, consigliere regionale dell'Emilia Romagna della Lega, presentando l'emendamento al Collegato di bilancio in discussione in Assemblea oggi, 20 luglio, e in procinto di essere votato probabilmente domattina.
Il consigliere,che questa mattina ha incontrato, davanti al palazzo della Regione, una delegazione di operatori del settore, rimarca. “Questi lavoratori chiedono da tempo una dialogo con la Giunta, dialogo che l’Esecutivo ha finora colpevolmente ignorato. È necessario riaprire un confronto non certo per favorire la ludopatia, ma per arginare il dilagare del gioco illegale che ha avuto una accelerazione devastante da quando la pandemia ha fermato l’attività del settore dei giochi pubblici legali”.
Il consigliere leghista lancia l'appello a non a ignorare la legge regionale che ha regolamentato il settore, ma a valutare “l’opportunità di riconsiderare l’entrata in vigore degli atti esecutivi di quella norma regionale, magari valutando la possibilità di una deroga (o proroga) sulla applicazione dei criteri, anche quelli della distanza tra sale gioco e siti sensibili, così come in attesa di una legge quadro del settore che eviti, ad esempio, come accade ora, che sul territorio regionale molti Comuni procedano in realtà in ordine sparso”.
Se l’obiettivo è quello di arginare gli effetti del Gap, evidenzia Facci, “la difesa del gioco legale è il primo passo. Così come non si può ignorare il fatto che il convitato di pietra del settore è proprio lo Stato che alimenta il gioco e ne trae utili significativi, mentre è il primo danneggiato dal dilagare del gioco illegale contro cui anche la Regione si è mossa con la sua legislazione”.
Il consigliere regionale, con il suo emendamento presentato alla variazione al Bilancio 2021-2023 della Regione, auspica una condivisione della Giunta Bonaccini sulla necessità “di fare luce sugli strumenti che servono davvero a combattere il gioco illegale senza danneggiare gli operatori del settore che svolgono seriamente la loro attività”.