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Calcio e scommesse illecite, la politica: 'Contrastare il gioco illegale e patologico'

14 ottobre 2023 - 10:26

Dopo la scoperta delle scommesse effettuate da alcuni calciatori italiani su piattaforme di gioco online illegale la politica nazionale scende in campo per chiedere un riordino che tuteli la legalità e salute dei cittadini".

Scritto da Redazione
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Il caso dei calciatori italiani scoperti a scommettere su alcune piattaforme di gioco online illegale scuote il mondo della politica, nazionale e locale.

Fra gli interventi di queste ultime ore si segnala quello di  Stefano Vaccari, deputato del Partito democratico, segretario di presidenza della Camera. "Si torna a parlare di ludopatia ora che emergono coinvolgimenti di alcuni giocatori di calcio. Più volte in Parlamento abbiamo sollevato questo tema, ma ha prevalso una colpevole indifferenza. Persino la Commissione Antimafia già due legislature fa ha segnalato pesanti infiltrazioni delle organizzazioni mafiose nella gestione delle giocate, a cominciare da quelle online, che vivono una preoccupante impunità", sottolinea Vaccari. "D'altronde lo Stato fa cassa con il gioco d'azzardo e aumenta i giochi e le lotterie per fronteggiare la necessità di risorse da destinare ad emergenze, come quella della Romagna. Il Governo così sceglie di utilizzare il gioco d'azzardo come pilastro fondamentale del proprio bilancio, producendo effetti devastanti in milioni di cittadini che diventano ludopatici e molti dei quali sono catturati dal giro criminale che ruota intorno all'usura e all'indebitamento. Serve un riordino generale del settore dove al centro ci sia la persona, la legalità e la tutela della salute dei cittadini".

 

Restando in casa Pd, Rocco Pappalardo, componente della segreteria regionale della Basilicata, affida il suo punto di vista sulla vicenda ad una nota. “Le ultime vicende di cronaca riguardanti le presunte scommesse di alcuni giocatori di calcio, al di là dello sfottò goliardico tra tifosi, ci impongono una seria riflessione sull’impatto devastante che oggi la ludopatia ha nella vita di milioni di italiani. Numeri alla mano, non possiamo non definirla una vera e propria piaga sociale.

Volendo sintetizzare, pare siano circa 10 mila i siti online illegali attivi, con un giro d’affari da oltre 18 miliardi l’anno. A questi va aggiunto il gioco d’azzardo autorizzato che, solo nel 2022, vede una spesa complessiva degli italiani, tra le più alte al mondo, di oltre 136 miliardi di euro (+22,3 percento rispetto all’anno precedente). Giusto per rendere l’idea, 136 miliardi equivalgono a 4 manovre finanziaria del Governo, a due volte e mezzo la spesa complessiva per l’istruzione, più della spesa sanitaria nazionale e poco meno di quanto spendiamo annualmente, tutti assieme, per la spesa alimentare.

Sono ormai più di 23 milioni gli italiani che dichiarano di aver giocato legalmente almeno una volta negli ultimi 12 mesi, a cui vanno aggiunti i numerosissimi che scommettono su piattaforme illegali.

Di questi, oltre 1,2 milioni hanno sviluppato una vera e propria patologia e il costo sociale a carico dello Stato, per chi decide di curarla, ammonta a quasi 3 miliardi di euro l’anno. In tutto ciò, l’unico 'vincitore' pare essere lo Stato che da questo dramma riscuote oltre ben 10 miliardi di euro l’anno. Poiché l’economia è una scienza sociale, la stessa dovrebbe contribuire ad una società migliore e non impoverirla. Pertanto credo sia arrivata l’ora in cui Istituzioni, partiti, imprese e associazioni, si uniscano in una battaglia decisa atta a contrastare il gioco d’azzardo patologico. Ne va del futuro dei nostri figli”.

 

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