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Camera, Delega fiscale: si chiudono le analisi delle commissioni, dubbi su invarianza di gettito

05 luglio 2023 - 10:26

La commissione Finanze attende i pareri delle commissioni Giustizia, Attività produttive e Affari sociali, dopo il parere favorevole delle commissioni Affari esteri e comunitari e Cultura.

Scritto da Daniele Duso
Jan Kahanek (Unsplash)

Jan Kahanek (Unsplash)

"Sono preoccupato per la scelta di intervenire con invarianza di gettito per quanto concerne la tassazione del gioco d’azzardo". Così Andrea Quartini (M5s) nel suo intervento in commissione Affari sociali alla Camera nel corso dell'esame della Delega al Governo per la riforma fiscale. "L’approccio scientifico oggi prevalente", ricorda Quartini, "ha consentito la riclassificazione del disturbo da gioco d’azzardo, da disturbo del controllo degli impulsi a disturbo da dipendenza, e che questa prospettiva amplia considerevolmente lo spettro cittadini considerabili come a rischio". Definisce quindi il provvedimento in esame "un’occasione persa per quanto concerne la realizzazione di un sistema tributario più favorevole alla promozione di un sistema sanitario più efficace e il contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo".

Quello di Quartini è l'unico intervento che "tocca" il tema del gioco nell'ambito dei lavori svolti dalle commissioni interpellate in sede consultiva. Gli esami sul testo della Delega fiscale da parte delle commissioni della Camera si completano oggi, 5 luglio. Il provvedimento figura nel calendario dei lavori dell’Assemblea a partire dal 10 luglio, pertanto entro oggi tutte le commissioni dovranno inviare i loro pareri alla commissione Finanze, alla quale l'analisi è stata assegnata in sede referente.

Nella giornata di ieri il testo è stato discusso dalle commissioni mancanti: Giustizia, Attività produttive, Affari sociali, Affari esteri e comunitari e Cultura. Solo le ultime due, tuttavia, hanno completato il lavoro, esprimendo parere favorevole. Tutte le altre hanno rinviato il completamento degli esami alle sedute di oggi. Si attendono dunque ancora i pareri delle commissioni Giustizia, Attività produttive e Affari sociali.

Nel frattempo di Riforma fiscale, e in particolare di riordino del gioco pubblico, si è parlato anche nel tavolo tecnico sul tema dei giochi convocato ieri, 4 luglio, dal sottosegretario di Stato al ministero dell'Economia e delle finanze, con delega all'Agenzia delle dogane e monopoli, Sandra Savino, che ha riunito assieme Acadi, As.Tro, Acmi, Sapar, Obiettivo 2016, LOGiCO,Fit, Sta, Federippodromi, Federbingo, Confesercenti, Federamusement e le aziende Sisal, Lottomatica, Snaitech, Romagna Giochi, Sks e altri soggetti ancora. 

Prendendo dalla sintesi presentata da Pietro Pittalis (FI) alla commissione Giustizia nel testo della Riforma fiscale a occuparsi del gioco è il Capo III, che contiene il solo l’articolo 13 che "delega il Governo al riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici, con la finalità esplicita di prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose. Tra i princìpi e criteri direttivi che il Governo è tenuto a rispettare per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, si evidenziano, tra gli altri, quelli riferiti: alla tutela dei soggetti maggior- mente vulnerabili e alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo e del gioco minorile (comma 1, lettera a)); al potenziamento del contrasto del gioco illegale e delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali nell’offerta di gioco (comma 1, lettera d)); alla revisione della disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi gravanti sui giochi, per una maggiore efficacia preventiva e repressiva della loro evasione o elusione, nonché delle altre violazioni in materia, comprese quelle concernenti il rapporto concessorio e il riordino del vigente sistema sanzionatorio, penale e amministrativo, al fine di aumentarne l’efficacia dissuasiva e l’effettività, prevedendo sanzioni aggravate per le violazioni concernenti il gioco a distanza (comma 1, lettera m)). Merita altresì un richiamo l’articolo 16, che detta i princìpi e criteri direttivi specifici per la revisione del sistema nazionale della riscossione, anche con riferimento ai tributi degli enti territoriali. In tale contesto, la lettera a)), n. 8 prevede anche la revisione della disciplina della responsabilità dell’agente della riscossione, prevedendola in presenza di dolo e, inoltre, nei soli casi in cui dal mancato rispetto, per colpa grave, delle disposizioni adottate in attuazione del principio di salvaguardia del diritto di credito sia derivata la decadenza o la prescrizione del diritto di credito, con possibilità, in tali casi, di definizione abbreviata delle relative controversie e di pagamento in misura ridotta delle somme dovute. Ancora la lettera d) al n. 1, prevede di potenziare l’attività di riscossione coattiva dell’agente della riscossione, anche attraverso la riduzione dei tempi di avvio delle azioni cautelari ed esecutive".

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