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Camera, Lai (Pd): 'Fare chiarezza su garanzie richieste ai concessionari bingo'

24 marzo 2023 - 10:02

Il deputato Pd-Idp Silvio Lai chiede a Giorgetti se tutti i concessionari bingo hanno depositato le garanzie richieste dal Mef e in caso negativo se siano partiti gli iter di decadenza.

Scritto da Daniele Duso
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Un'interrogazione al titolare del ministero delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, presentata alla Camera da Silvio Loi (Pd-Idp), chiede di far luce sulle garanzie che i concessionari del bingo erano chiamati a depositare entro il 1° marzo 2023. 

La richiesta alle società titolari di una concessione bingo è contenuta nell’articolo 9 del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 31 gennaio 2000 n. 29 e, come ricordato da Lai prevede, nei casi in cui non fosse stata depositata la garanzia, l'attivazione dell'iter di decadenza a tutela degli interessi erariali.

Il citato decreto del Ministero dell’economia, come riporta Lai nella premessa, all’articolo 9 prevede che il concessionario sia tenuto a prestare la cauzione definitiva
a mezzo di fideiussione bancaria a "prima richiesta" o polizza assicurativa di euro 516.456,89 per ciascuna sala, al fine di garantire l’adempimento dei propri obblighi. Si tratta di una garanzia che ha validità dalla data di inizio dell’attività di gestione del gioco e durata pari a quella della concessione, aumentata, a tal fine, di due anni.

"A seguito di un ricorso presentato da alcune società titolari della concessione bingo", continua Lai, "per la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio il Consiglio di Stato ha stabilito la sospensione del processo e il rinvio alla pronuncia della Corte di giustizia dell’Unione europea;
per effetto di tale sospensione e rinvio alla Corte di giustizia dell’Unione europea i ricorrenti possono godere di un canone di proroga ridotto all’importo di euro 2.800, sino all’ottenimento della pronuncia, rispetto all’importo prefissato dalla vigente normativa di euro 7.500, valore versato dai concessionari non ricorrenti al Consiglio di Stato". 

Un deposito che, oltre ad essere requisito necessario per evitare la decadenza del diritto concessorio, "alla luce del rinvio alla Corte di giustizia dell’Unione europea, assume per lo Stato la garanzia che, a fronte del versamento del canone agevolato, il concessionario non si possa profilare come inadempiente nel caso in cui dovesse soccombere in giudizio".

Da qui l'interrogazione di Lai, per la quale è attesa la risposta del ministro Giancarlo Giorgetti nel suo prossimo intervento in commissione Finanze alla Camera.

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