Da aggi e vincite per giochi, scommesse e lotterie sono arrivati 1,9 miliardi di euro nelle casse dello Stato. Questo uno dei dati ricavati dal Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021, presentato dal ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, alla Camera dove tornerà in discussione il 1° agosto.
L'articolazione dei lavori è stata definita nel corso della Conferenza dei presidenti di gruppo riunitasi ieri, 21 luglio, alla Camera. Nel periodo 22 luglio - 5 agosto 2022 è stata dunque inserita la discussione generale congiunta, alla Camera, dei disegni di legge n. 3675 - Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021 e n. 3676 - Disposizioni per l'Assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022;
Il rendiconto generale 2021, come accennato, riporta alcuni dati interessanti sul gioco. Vi si legge infatti che “il provvedimento di assestamento ha determinato, nel complesso, una variazione positiva di 1,5 miliardi. Le entrate tributarie sono diminuite di circa 2,3 miliardi: tale diminuzione è dovuta principalmente alla diminuzione delle entrate di natura ricorrente – pari nel complesso a circa 3,4 miliardi – nell’ambito delle quali è da evidenziare la diminuzione di 2,8 miliardi delle “imposte gravanti sui giochi”, la diminuzione di 2,4 miliardi dell’”imposta sui redditi”, la diminuzione di 1,8 miliardi dell’”imposta sul valore aggiunto”, in parte compensate dall’aumento dell’”imposta sul reddito delle società” per 4,1 miliardi".
“Il provvedimento di assestamento", si legge ancora nel documento, "ha prodotto un aumento di 843 milioni delle dotazioni finanziarie della missione “Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica” alla cui determinazione hanno concorso principalmente l’incremento delle risorse per rimborsi e compensazioni di imposte dirette e indirette (+442 milioni) e degli stanziamenti relativi agli aggi e alle vincite per giochi, scommesse e lotterie (+1,9 miliardi), e la riduzione degli interessi sui conti di tesoreria (-1,7 miliardi). Ulteriori aumenti hanno riguardato: la missione “Competitività e sviluppo delle imprese”, con una variazione positiva degli stanziamenti di 270 milioni dovuta all’incremento delle risorse destinate a facilitare l’accesso al credito delle imprese e la trasformazione del sistema produttivo verso la “Fabbrica Intelligente”, in una prospettiva di Industria 4.0 (“Nuova Sabatini”); la missione “Politiche previdenziali”, aumentata di circa 262 milioni, in particolare per adeguare le somme previste a sostegno dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori (+156 milioni) e per il finanziamento dei patronati (+106 milioni)”.