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FdI al Governo: 'Parchi divertimento, risolvere carenza di personale'

12 luglio 2022 - 08:59

Un ordine del giorno di Fratelli d'Italia impegna il Governo a trovare soluzioni per imprese turistiche e parchi divertimento attanagliati da carenza di personale e costi in aumento.

Scritto da Dd
FdI al Governo: 'Parchi divertimento, risolvere carenza di personale'

"A oltre due anni dallo scoppio della pandemia molti fattori ancora ostacolano la reale ripresa" dei comparti turistico e agricolo "e, con essi, di una parte importante dell’economia nazionale. Tra questi, il problema più urgente, e comune ai due settori, è sicuramente quello della difficoltà nel reperimento della manodopera, soprattutto con riferimento ai profili operativi".

Questa la premessa con cui i deputati di Fratelli d'Italia Lollobrigida, Meloni, Albano, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, De Toma, Deidda, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Giovanni Russo, Rachele Silvestri, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Vinci e Zucconi hanno presentato un ordine del giorno che impegna il Governo a "garantire le condizioni per la ripresa e la crescita di questi fondamentali comparti dell'economia nazionale".

"Il valore aggiunto generato dalle attività turistiche nel nostro Paese", ricordano i deputati, "costituisce il 13 percento del prodotto interno lordo e, come recentemente dichiarato anche dal ministro del Turismo, avrebbe le potenzialità di arrivare al 20 percento, mentre quello del settore agricolo rappresenta circa il 15 percento. Con particolare riferimento alle imprese del comparto turistico, secondo i dati diffusi da Unioncamere, Federturismo e Anpal, la mancanza di personale per i servizi di alloggio, ristorazione e accoglienza è stimata in circa duecentomila unità, a fronte di un fabbisogno di lavoratori tra maggio e luglio pari a 387.720 persone". 

Un problema che riguarda soprattutto le filiere del turismo più colpite sono l’ospitalità, la ristorazione, i parchi permanenti di divertimento (dei quali abbiamo già scritto) e altre aziende del settore. Alcune di queste aziende, infatti, hanno già dovuto chiudere i battenti, come accaduto al noto acquario Sea Life di Jesolo.

"Pur prescindendo dalle tradizionali criticità del lavoro stagionale legate all’eccessiva tassazione sugli stipendi", notano i deputati, "le carenze di personale rendicontate negli ultimi anni sono fortemente agevolate anche dall’istituzione del reddito di cittadinanza".

A questo "si somma poi il problema dei rincari dell’energia, delle materie prime e di altri materiali assolutamente indispensabili per l’esercizio dell’attività d’impresa. Oltre ad affossare le nostre imprese, questo aumento dei costi si converte in inflazione dei prodotti alimentari e grava, quindi, inesorabilmente sui consumatori finali, già vessati dalla dinamica di mancata crescita dei salari italiani a parità dei principali competitor europei".

I deputati, con il loro ordine del giorno, impegnano dunque il Governo "a prevedere che l’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza secondo il meccanismo dei progetti utili alla collettività a titolarità dei comuni (cosiddetti Puc) sia esteso anche alle attività svolte per garantire esigenze dirette e indirette dell’economia dei comuni e in favore delle imprese dei comparti di cui in premessa, ovvero che l’erogazione del reddito di cittadinanza sia sospesa fino alla totale copertura dei posti di lavoro vacanti" e "a sancire la decadenza dalla fruizione del reddito di cittadinanza per i soggetti che rifiutano di svolgere i progetti utili alla collettività a titolarità dei comuni ovvero non adempiano ad altre attività che devono svolgere a beneficio della collettività".

Chiedono quindi che il Governo adotti "le opportune modifiche normative volte a prevedere che, ai fini dell’erogazione del reddito di cittadinanza, rientrino nella nozione di offerta congrua le offerte di lavoro proposte ai beneficiari direttamente dai datori di lavoro privati, con particolare riferimento a quelli operanti nei settori di cui in premessa, e che la mancata accettazione dell’offerta debba essere comunicata dal datore di lavoro privato al centro per l’impiego competente per territorio ai fini della decadenza dal beneficio" e a "disporre la reintroduzione dei voucher per i lavoratori impiegati nel settore agricolo e nel settore turistico-alberghiero".

E ancora "adottare le iniziative necessarie per ridurre del 50 percento l’addizionale Irpef sui contratti di lavoro stagionali nei comparti di cui in premessa, finanziando la misura attraverso i risparmi conseguenti alla minore spesa sostenuta per l’erogazione dei reddito di cittadinanza".

"Assumere le necessarie iniziative presso i competenti tavoli europei, volte al contenimento dei costi dell’energia, delle materie prime e degli altri beni e prodotti indispensabili allo svolgimento dell’attività di impresa, e al contrasto delle attività di speculazione in corso sui mercati delle materie prime agricole", e "adottare iniziative per prevedere come parametri di accesso per le misure di sostegno a favore dei settori economici di cui in premessa colpiti dalle ripercussioni della guerra tra Russia e Ucraina la variazione dei costi fissi in relazione all’energy crunch e la corrispondente variazione di fatturato rispetto alla fase antecedente al conflitto o, se più favorevole al beneficiario, antecedente alla pandemia da Covid-19".

E infine "adottare le opportune iniziative, anche normative, per ridurre i costi fissi delle imprese che gravitano nel settore turistico-alberghiero nonché per promuovere la digitalizzazione dell’offerta turistica per chi ancora non riesce a essere visibile e accessibile in rete o trova eccessivamente onerose le commissioni pagate alle on-line travel agency (Ota) e per ridurle".

 

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