"Penso si possano ottenere più risultati lavorando sulle persone che non sulle distanze". Così Emmanuele Cangianelli, direttore delle relazioni istituzionali di Hbg Gaming, nel suo intervento alla tavola rotonda che ha fatto seguito alla presentazione del progetto Help ludopatia, alla Camera dei deputati, a Roma.
Cangianelli conferma quanto detto negli interventi precedenti, in particolare da Antonella Ciaramella, firmataria della legge della Regione Campania sul contrasto alla ludopatia, sottolineando che "su un tema come quello del Gap non ci possono essere divisioni".
"Il settore del gioco è amplissimo", continua il direttore delle relazioni istituzionali di Hbg Gaming, "non solo per le dimensioni, ma perché ci sono giochi diversi e imprese che vanno dal piccolo cinema trasformato in sala giochi alle grandi multinazionali, questo forse non aiuta e rende più difficile l'individuazione di norme nazionali che tengano conto delle varie necessità".
"Noi, come operatore, come esercente, in ogni città ove c'è una nostra sala, cerchiamo di affiancare, con espressioni della società civile e del Terzo settore, la medicina pubblica e le persone che ne abbiano necessità. È la nostra interpretazione dell'essere impresa responsabile nel nostro settore".
"Hbg Gaming, che gestisce le reti nazionali di controllo ma ha anche 18 sale bingo nazionali", continua Cangianelli, "collabora attivamente alla ricerca e alla legislazione del settore, cercando di contribuire con informazioni reali. Nelle sale bingo ci sono anziani che entrano e con pochi euro passano qualche ora in compagnia e allenano la mente seguendo i numeri della tombola, come c'è l'imprenditore che per qualche motivo si gioca una parte del patrimonio, questo per dire quanto siano estreme le differenze esistenti".
"Ci sono oggi nelle legislazioni di Regioni e Comuni dei sistemi che non funzionano perché sono tarati male. Gli uffici della Regione Lazio hanno fatto autonomamente una valutazione, ed è emerso che nel Lazio, ad esempio, il 99 percento del territorio non è insediabile. Logico che se cancelli completamente un sistema, questo verrà sostituito da qualcos'altro. Allo stesso modo in cui ciò avviene anche in altri settori, come la ristorazione ad esempio, e in questo il nostro è un settore che è molto simile agli altri dell'economia nazionale, anche se è meglio controllato di altri e si cerca di selezionare meglio le imprese. Certo, si fa il riciclaggio, ma non nel gioco pubblico controllato".
"Seguiamo con estrema attenzione al percorso del nudging, che peraltro io seguo personalmente da alcuni anni, e la sensazione è che ci possano essere più risultati nel lavorare sulle persone piuttosto che sulle distanze, così come si può puntare su un sistema di formazione che sia più strutturato. Servono sistemi di accreditamento per chi fa formazione, e di certificazione del personale. Se un operatore ha fatto un corso ben strutturato, ciò entra nelle sue competenze".