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Cangini (Azione): 'Terzo Polo laico e liberale, anche sul gioco'

16 settembre 2022 - 10:32

Cangini (Azione), candidato al Senato, ribadisce il suo impegno per 'regolamentare la giungla del web, favorire con norme chiare ed efficaci il gioco legale'.

Scritto da Anna Maria Rengo
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“L’improvvisa e immotivata cacciata di Mario Draghi da parte di Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, ha prodotto una lunga sequenza di conseguenze negative”. Lo sottolinea Andrea Cangini, senatore che proprio a seguito di quella che definisce “cacciata” ha lasciato Forza Italia per Azione e che è ora candidato nel collegio 01 in Emilia Romagna, sempre a Palazzo Madama. 

“La prima, la più evidente, è il declassamento dell’Italia agli occhi dell’Europa, del mondo e degli investitori internazionali: eravamo il Paese più autorevole e quello con l’economia che cresceva di più; siamo tornati ad essere percepiti come la solita Italietta ingovernabile con una classe politica fatta di cicale irresponsabili. Un danni di immagine cui corrisponde un evidente danno economico.

Tra le conseguenze negative meno evidenti, e oggettivamente meno rilevanti, c’è la sospensione dell’attività parlamentare. A me è dispiaciuto soprattutto veder cessare da un giorno all’altro i lavori della commissione parlamentare di inchiesta di inchiesta sul Gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico di cui ero vicepresidente. Un vero peccato, anche perché avevamo appena concluso la fase istruttoria, quella delle audizioni, e ci accingevamo ad affrontare quella, assai concreta, degli interventi normativi”.

Personalmente, non credo che rientrerò in parlamento, ma farò comunque la campagna elettorale per il Terzo Polo di Carlo Calenda e continuerò ad impegnarmi perché ne considero vitale il progetto”. Cangini può, dunque, “assicurare, che, sui temi che più ci e vi riguardano, nel corso della prossima legislatura il Terzo Polo avrà un approccio laico e liberale. Un approccio tutt’altro che ideologico. Contrastare con la massima durezza possibile il gioco illegale, regolamentare la giungla del web, favorire con norme chiare ed efficaci il gioco legale secondo logiche di mercato, dare vita a un Testo Unico sui giochi: questi sono e saranno i nostri obiettivi. Resto convinto che valga per il gioco quel che vale per l’alcool: un uso moderato dà piacere e soddisfa parte non trascurabile dell’animo umano, l’abuso fa male, il proibizionismo incoraggia l’abuso”.

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