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Cdm impugna leggi di Lazio e Friuli, salve le norme sul gioco

08 ottobre 2021 - 11:33

Il Consiglio dei ministri rileva l'incostituzionalità di alcuni articoli dell'Assestamento di bilancio 2021-2023 del Friuli e della legge di Stabilità del Lazio, ma non di quelli sul gioco.

Scritto da Fm
Cdm impugna leggi di Lazio e Friuli, salve le norme sul gioco

Possono tirare un sospiro di sollievo gli operatori di gioco del Lazio e del Friuli Venezia Giulia, messi in allarme nelle scorse ore dalla decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare alcune delle normative approvate di recente e comprensive anche di misure per il settore.

Nello specifico, a finire sotto la lente del Governo sono state la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 13 del 06/08/2021 “Assestamento del bilancio per gli anni 2021-2023 ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26”, in quanto talune disposizioni regionali in materia di concessioni idroelettriche, ponendosi in contrasto con la normativa europea, violano l’articolo 117, primo comma, secondo comma, lettera e), e terzo comma della Costituzione, e la legge della Regione Lazio n. 14 del 11/08/2021 “Disposizioni collegate alla legge di Stabilità regionale 2021 e modifiche di leggi regionali”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea, violano gli articoli 9, 41, 97 e 117, primo comma, secondo comma, lettere e) e s) e terzo comma della Costituzione, nonché il principio di leale collaborazione.

 

Mentre l'Assestamento del Friuli Venezia Giulia proroga l'entrata in vigore del distanziometro regionale - originariamente fissato  il 31 agosto 2021 - al “termine delle concessioni governative attualmente in essere, la cui scadenza è fissata al 20 marzo 2022, salvo ulteriori proroghe'", il Collegato di bilancio del Lazio del 2021, lo fa slittare a settembre 2022, cioè di un anno rispetto a quanto stabilito nel Collegato di bilancio del 2020
 
Tali norme resteranno in essere, visto che il Consiglio dei ministri ha impugnato per il Friuli  la disciplina regionale relativa all’assegnazione in regime di concorrenza delle concessioni di piccole derivazioni d’acqua ad uso idroelettrico  (i commi da 16 a 23 dell’art. 4 della legge ai sensi dell' ex art. 127 Cost.) e per il Lazio ha rilevato profili di illegittimità costituzionale per l'articolo 64 in tema di  trasformazioni urbanistiche in zona agricola (incorrendo nella violazione della potestà legislativa esclusiva in materia di tutela del paesaggio), per l’articolo 75 ("Modifiche alla legge regionale 16 dicembre 2011, n.16 "Norme in materia ambientale e di fonti rinnovabili" e successive modifiche”) per il contrasto con la potestà legislativa concorrente 'produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia', per l'articolo 81 concernente la modifica della perimetrazione del Parco regionale dell'Appia Antica in quanto contrastante con gli standard di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema posti dal legislatore statale in materia di revisione e tutela delle aree naturali protette.
 
Pochi giorni fa il Consiglio dei ministri ha impugnato anche la legge regionale n. 18 del 21 luglio 2021 della Sicilia inerente le “Modifiche all'articolo 6 della legge regionale 21 ottobre 2020, n. 24”, che ha disposto l'eliminazione del distanziometro (300 metri per i comuni inferiori ai 50mila abitanti, 500 metri per i comuni oltre 50mila) per le attività già in essere al momento dell'entrata in vigore della legge sul gioco del 2020, e la Regione ha deciso di resistere in giudizio davanti alla Corte costituzionale.
 

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