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Agsi e Cni: incontro con Mef per tutela di gioco e ippica

04 aprile 2022 - 11:11

Nel corso di una call con la segreteria del sottosegretario Freni i presidenti delle due sigle, Pasquale Chiacchio e ginamaria Chioso, segnalano le problematiche che mettono a rischio il settore.

Scritto da Daniele Duso
Agsi e Cni: incontro con Mef per tutela di gioco e ippica

Dalla pandemia ai rapporti con le banche, dalla crisi energetica alla scadenza delle concessioni. Tantissimi i temi che Pasquale Chiacchio, presidente di Associazione gestori scommesse Italia, e Gianmaria Chiodo, presidente della Confederazione noleggiatori italiani, portano sul tavolo del Mef nel corso di una call con la segreteria del sottosegretario di Stato al Mef, Federico Freni.

Come lo stesso Chiacchio riporta in una nota pubblicata sul suo profilo Facebook, l'incontro telefonico con Elena Giacone, del Mef, in rappresentanza delle associazioni nazionali di categoria Agsi, Cni, ma anche Agile, Cgss e Giocare Legale, è servito a portare a conoscenza del ministero le problematiche che si trova oggi ad affrontare il settore del gioco legale.

"Due anni di pandemia", riporta Chiacchio nel post Facebook, "hanno messo a durissima prova le imprese (esercizi chiusi e sull'orlo del fallimento, taglio del personale, mancati introiti, ristori insufficienti), poi la crisi energetica e finanziaria, dovuta al conflitto in Ucraina, che ha ulteriormente esposto i piccoli e medi imprenditori".

Tra le precise richieste rivolte quindi all'avvocato Giacone, e quindi indirettamente al sottosegretario Freni, vi sono "l'uniformità nazionale di regole ed attivazione di un albo professionale, un bando di gara sostenibile per le piccole e medie imprese, la tutela per le piccole e medie imprese di noleggio, regole certe per l’intera durata della concessione. E inoltre la possibilità che i negozi di gioco, le sale bingo, le sale dedicate, possano vendere tutti i prodotti di gioco (lotto e lotterie, ad esempio) e i tabacchi".

Si è parlato anche di ippica, e in particolare della necessità di una soluzione alle problematiche del settore con "una netta riduzione dei prelievi per le scommesse a totalizzatore, l'equiparazione dei prelievi a quota fissa al pari delle scommesse sportive, pagamenti dei premi veloci, introduzione di una scommessa ippica settimanale trainante con possibilità di jackpot milionario".

Quindi il grande tema, quello dei rapporti tra il mondo del gioco e quello bancario, definito da Pasquale Chiacchio "una spada di Damocle per l'intero settore". Si tratta di un "tema affrontato già in precedenza, con la presidenza della Commissione bicamerale d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario, ma che ad oggi, non ha prodotto passi avanti. Il problema rimane", sottolineano Chiacchio e Chiodo "la chiusura di conti correnti ad agenzie e imprese di settore, in applicazione - palesemente errata - di regole previste nella norma di prevenzione del riciclaggio. L'adeguata verifica non può portare a chiusure arbitrarie di rapporti con le banche: ciò è frutto di pregiudizi diffusi da una certa stampa e da talune forze politiche, che dovrebbero meglio approfondire i dati, che sono comunque preoccupanti per le infiltrazioni mafiose ma nel gioco illecito, meno in quello legale". 

Un incontro che il presidente di Agsi definisce "certamente positivo", nel corso del quale le associazioni hanno ribadito la loro disponibilità "mettendo a disposizione la nostra esperienza, la nostra professionalità, per la riforma del settore dei giochi legali".

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