Comune di Rimini: 'Sostegno economico a chi dismette apparecchi da gioco'
Il Comune di Rimini stanzia contributi economici a fondo perduto per quelle attività economiche che disinstallano gli apparecchi per il gioco almeno per tre anni. La misura sarà attuata a partire dal 2024.
Scritto da Redazione
© Comune di Rimini - Sito ufficiale
Contributi diretti a quelle attività che decidono di eliminare dalle loro attività apparecchi per il gioco con vincita in denaro.
Li stanzierà il Comune di Rimini nell’ambito del programma Sise - Sostegno alle imprese e sviluppo economico – che mette in campo incentivi ed agevolazioni a sostegno delle attività imprenditoriali del territorio.
Nell’ultima seduta la giunta comunale ha deciso di aggiungere di modificare le linee guida del programma di incentivi aggiungendo una quarta finalità alle tre già previste dal bando, che prende il nome dalla campagna avviata nel 2019 dalla Regione Emilia Romagna, “Slot Free ER”.
Con questo strumento l’Amministrazione propone l’assegnazione di un contributo economico a fondo perduto della durata massima di tre anni per quegli operatori economici che decideranno di dismettere gli apparecchi da gioco d’azzardo e di aderire al marchio regionale “Slot Free ER”.
La condizione per l’assegnazione del contributo è l’impegno a non installare più alcun apparecchio almeno per tre anni. L’incentivo non riguarda gli operatori che sono già chiamati a dismettere le slot per obbligo di legge, in quanto ricompresi nelle aree di prossimità ai luoghi sensibili individuati dalla normativa regionale (l.r. 5/2013).
La misura sarà attuata a partire dal 2024, quando sarà definito il quadro delle risorse che saranno messe a bando per l’attuazione del programma Sise, che oggi si rivolge a tre categorie di potenziali beneficiari rispondendo ad altrettante mission: 1. start-up; 2. Vetrine illuminate (proprietari di immobili non utilizzati da temporaneamente concessi in uso gratuito a organizzazioni no-profit); 3. botteghe storiche. Secondo le ultime rilevazioni realizzate dall’Amministrazione, a settembre erano 229 gli operatori del Comune di Rimini con almeno un apparecchio per il gioco di azzardo.
“Si tratta di un’azione concreta che vuole contribuire a disincentivare un fenomeno ancora troppo diffuso, che tocca da vicino tante famiglie", sottolinea l’assessore alle Attività economiche, Juri Magrini. "Parallelamente alle attività di informazione ed educazione rivolte ai potenziali giocatori, è importante anche sensibilizzare i nostri operatori ed esercenti, stimolandoli ad investire su servizi alternativi all’offerta di gioco d’azzardo. Allo stesso tempo vigileremo nei prossimi mesi affinché coloro che ai sensi della legge regionale devono disinstallare gli apparecchi slot perché vicini ai luoghi sensibili diano seguito alle disposizioni”.