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Crisi di Governo, i presidenti di Regione pro e contro Conte

18 gennaio 2021 - 15:42

Dopo l'intervento del premier Conte alla Camera, arrivano i commenti di alcuni dei presidenti di Regione sulla crisi di Governo, da Bonaccini a Toti, passando per Zingaretti e De Luca.

Scritto da Redazione
Crisi di Governo, i presidenti di Regione pro e contro Conte

Per conoscere i primi esiti della crisi di Governo bisognerà aspettare stasera, quando si avrà la conta alla Camera dei deputati, ma soprattutto domani, con il "verdetto" del Senato, dove la maggioranza è sempre stata più risicata ed è pesantemente in bilico dopo la defezione di Italia Viva.
Ma intanto, si moltiplicano anche le dichiarazioni - di stima e disistima - da parte dei governatori regionali che, in alcuni casi, hanno anche la leadership di una forza politica, nei confronti del premier Giuseppe Conte, intervenuto stamattina in Parlamento.

In un'intervista a La Stampa il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini dice che "Renzi ha sbagliato" e ora per evitare una "improvvida crisi al buio", serve una soluzione "stabile e non posticcia" e dunque guai ai veti sia nei confronti di Giuseppe Conte che di Matteo Renzi.
"Guardo attonito quanto sta accadendo, serve la maggior stabilità possibile. Mi auguro si trovi in fretta una soluzione solida. Serve un cambio di passo nell'azione di governo", dice l'esponente Pd: ""Ho letto di veti su Renzi come di veti su Conte. E i veti personali sono la negazione stessa della politica e della funzione di governo. Bisognerebbe avere la capacità di guardarsi negli occhi e di confrontarsi sulle cose per trovare risposte concrete a beneficio dei cittadini e del Paese. Il resto è solo un danno diretto all'Italia".
Per Bonaccini ""o c'è uno scatto in avanti o i cittadini chiederanno un cambio più radicale".
 

"Secondo il Premier Conte il Governo non ha sbagliato nulla. Francamente mi sembra un giudizio molto autoindulgente". Ne è convinto il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo!, Giovanni Toti, che su Facebook commenta le comunicazioni del premier alla Camera.
"Il caos di questi giorni sulla scuola ne è solo l’ultima dimostrazione. Delle due, l’una: o siamo, come sostengono il ministro della Salute e i suoi tecnici, alla vigilia di una nuova ondata Covid pericolosissima, tanto che il consulente di Speranza Ricciardi chiede addirittura un nuovo lockdown, e allora riaprire le scuole in zona arancione è una follia. Oppure non è così, i dati sul virus migliorano e allora oltre alle scuole riapriamo anche teatri, cinema, ristoranti, bar, palestre e piscine, con le dovute regole.
Non si può descrivere la situazione Covid secondo le necessità politiche.
Serve un Governo forte, serio, non condizionato dalle ripicche tra ministri e appeso a un pugno di voti sparpagliati, ammesso che quei voti ci siano.
Questa crisi rischia di essere l’ennesima occasione perduta. Per arroganza".
 
Come finirà la crisi di governo? "Credo che alla fine si metterà in piedi una maggioranza, però....", così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, risponde ai giornalisti alla domanda sulla crisi di Governo. De Luca si è fermato al "però" alzando gli occhi al cielo. Mentre alla domanda su come valutasse la mossa di Matteo Renzi, ha risposto "come la valutate voi", senza aggiungere altro.
 
Dopo l'intervento del presidente del Consiglio alla Camera, il governatore del Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti afferma: "Bene Conte. L'appello ad andare avanti per cambiare. Patto di legislatura, apertura al coinvolgimento del Paese, priorità allo sviluppo per creare lavoro, alla difesa della salute, al rafforzamento del protagonismo europeo a cominciare da Next Generation Eu. Non fermiamoci ora. Dobbiamo ricostruire la fiducia. L'Italia ha diritto alla speranza, c'è una prospettiva da perseguire per il futuro".
 

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