Ultimo miglio per il disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 , che entro un mese dovrà essere convertito in legge.
Dopo la scadenza dei termini per la presentazione degli emendamenti alla commissione Bilancio del Senato - ieri, 29 novembre – cresce l'attesa per il settore del gioco, che nelle prossime settimane vedrà definirsi il proprio destino in materia di proroga delle concessioni in essere, indizione delle gare e riordino dell'offerta, secondo un emendamento su cui sono al lavoro i tecnici del ministero dell'Economia e delle Finanze e di cui GiocoNews.it ha potuto visionare una copia in anteprima. Con l'ipotesi, al momento ancora in veste di bozza, di una proroga onerosa per tutte le concessioni in scadenza e l'ampliamento del numero di licenze per il gaming online.
Ma
fra i quasi 6300 emendamenti presentati si parla di provvedimenti indifferibili anche per un altro settore cruciale per i lettori della nostra testata: l'ippica, già al centro della proposta firmata dal
senatore del Movimento cinque stelle Gabriele Lanzi per riportare le “Sovvenzioni alle società di corse per le attività di organizzazione delle corse ippiche e per i servizi televisivi delle immagini delle corse” - oggetto di un corposo ed imprevisto taglio di oltre 6 milioni per il 2022 nell'ambito dello Stato di previsione del ministero delle Politiche agricole – ad un totale di 46, 5 milioni, a fronte dei 40 preventivati allo stato attuale.
In un altro emendamento, proposto dai senatori leghisti Bergesio, Vallardi, Zuliani, Rufa, Casolati e riguardante l'articolo 165 del Ddl, si chiede di intervenire sul programma di spesa dello Stato di previsione del ministero delle Politiche agricole al fine di aumentare le risorse destinate al settore ippico, reintegrandole e aumentandole a fronte della riapertura di due ippodromi chiusi da tempi ( Palermo e Livorno) l'ammontare previsto per l'anno 2021.
L'emendamento ricorda che “per il 2022, infatti, lo stato previsionale prevede un'ulteriore riduzione dello stanziamento di circa il 15 percento, che rischia di avere gravi conseguenze per la quasi totalità delle società di corse che gestiscono gli ippodromi italiani che in pochi anni hanno visto ridursi gli stanziamenti a supporto da parte del Mipaaf di oltre il 65 percento, e che non potranno iniziare la stagione 2022 alle condizioni economiche prospettate, con gravi ripercussioni sociali sui lavoratori, sugli operatori del settore e sullo stato di manutenzione, vigilanza e controllo degli ippodromi del Paese in larga maggioranza di proprietà pubblica.
La riduzione dello stanziamento sarebbe stato causato dal calo del movimento scommesse ippiche dovuto all'applicazione del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, che ha precluso la presenza di persone sia nelle sale adibite alla raccolta scommesse sia negli ippodromi, questa situazione è stata in parte superata solo con il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 e il decreto legge 23 luglio 2021, n.105, recanti misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia.
In base a tali provvedimenti di contenimento alla diffusione del Covid-19 nel corso del del 2020 la raccolta delle scommesse ippiche sia presso gli ippodromi che presso le agenzie di scommesse è stata inibita in conseguenza dell'adozione delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19 imposte dalle autorità competenti dal 9 marzo gennaio al 17 giugno e dal 27 ottobre al 31 dicembre. Nel 2021 la raccolta delle scommesse ippiche sia presso gli ippodromi che presso le agenzie di scommesse è stata inibita sempre in conseguenza dell'adozione delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19 imposte dalle autorità competenti dal 1 gennaio al 15 giugno. In sede di stanziamento delle risorse 2022 per il comparto non ci si è riferiti alle entrate 2021 senza tener conto di tali necessarie chiusure che hanno ovviamente ridotto l'entità dei prelievi erariali disponibili per il comparto. L'unico anno utile ai fini del riferimento economico, in quanto non gravato dal Covid-19”.
I senatori leghisti quindi chiedono di aggiungere al testo del Ddl Bilancio l'articolo 165-bis (Fondo emergenza per il settore degli ippodromi italiani), di cui riportiamo, di seguito, il testo integrale visionato in anteprima da GiocoNews.it.
“1. Al fine di conseguire gli obiettivi di rilancio e favorire la ripresa delle attività economiche degli impianti ippici che hanno subito una limitazione della presenza di persone sia nelle sale adibite alla raccolta scommesse che negli ippodromi, è costituito un Fondo emergenza per il settore degli ippodromi italiani riconosciuti dal ministero per le Politiche agricole alimentari e forestali nella misura di 10 milioni di euro per l’anno 2022 che sarà erogato dal ministero stesso, in base all'impatto economico documentabile rispetto al 2019 subito dalle società di corse per le attività di organizzazione delle corse ippiche del 2022, in conseguenza dell'adozione delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19 imposte dalle autorità competenti .
2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 10 milioni di euro per l’anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione 2022 di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n.190, come rifinanziato dall'articolo 194 della presente legge”.